Due idee di sovranità sul proprio corpo
Domenica, Avvenire pubblicava la testimonianza di Matteo, 19 anni, affetto da grave disabilità, che si rivolgeva a Fabiano Antoniani, il 40enne rimasto tetraplegico e cieco in seguito a un incidente, che ieri ha potuto porre fine alla propria esistenza in una clinica svizzera.
Pur nella delicatezza delle parole di Matteo e nella attenzione del quotidiano che le ospitava, emergeva una crudele contrapposizione tra due opzioni e due idee della vita e della morte che ritengo possa essere ricomposta con saggezza, attraverso un percorso inevitabilmente faticoso.
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