A Castel di Guido sfida per il futuro della città
Oggi abbiamo lanciato pubblicamente una sfida: trasformare Castel di Guido da problema a straordinaria opportunità per la città di Roma e per tutto il nostro territorio, attraverso una visione unitaria di quei 2000 ettari di terreno ad appena 15 chilometri dal centro di Roma.
Il “cosa si può fare” a Castel di Guido è già tutto sul tappeto ed è frutto sia della bellezza di quel luogo che delle energie e delle passioni di chi fino ad oggi non si è arreso a un destino di fallimento: il patrimonio naturalistico e ambientale, quello archeologico, le potenzialità di un’agricoltura multifunzionale, il turismo sostenibile, la formazione dei ricercatori e nelle scuole, le rinnovabili, il lavoro e la risposta alla crisi, il biologico, il welfare.
Il “come farlo” adesso è in capo soprattutto a noi, alla Regione Lazio, che dopo quarant’anni di stallo ha sbloccato la vicenda Castel di Guido e ha reso di nuovo possibile grazie in particolare all’impegno dell’assessora al Bilancio, Demanio e Patrimonio Alessandra Sartore la realizzazione di un progetto di rilancio. Ora avanti con un bando costruito in maniera partecipata e trasparente, con un’attività di innovazione legislativa che il Consiglio regionale deve sentire prioritaria, con l’integrazione intelligente dei Fondi strutturali europei.
Così faremo di Castel di Guido un laboratorio, per fare dell’affermazione “Roma è il Comune agricolo più grande d’Europa” una realtà.