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13 Set, 2015

Rigeneriamo Roma, rigeneriamo il welfare

Mercoledì 14 ottobre, ore 14,30
Palazzo Valentini, sala Di Liegro

Per la dignità del lavoro sociale
per il welfare dei diritti
riprendiamoci la parola

Partecipano e intervengono

Saluti istituzionali: Maria Gemma Azuni delegata allo Sviluppo Sociale, Immigrazione e Integrazione, pari opportunità, politiche in materia di partecipazione, trasparenza e anticorruzione.

Carlo De Angelis, Social Pride: quale futuro per le politiche sociali dopo Mafia Capitale
Massimo Martorana, coord.coop sociali tipo b: gli affidamenti alle cooperative sociali di tipo b
Anna Maria Cesaretti, consigliera comunale Sel.: gli orientamenti sul sistema degli affidamenti per i servizi sociali di Roma Capitale
Claudio Tosi, Cemea del Mezzogiorno: i progetti sull’ infanzia e l’ adolescenza, la legge 285
Andrea Catarci, Presidente Municipio Roma VIII: il welfare e il ruolo degli enti locali, prospettive per un effettivo decentramento
Simona Panzino, coord. Network Agenzie Diritti Municipali, coop sociale l’Arancia: il sistema network delle agenzie diritti e l’emergenza abitativa
Stefano Regio, coop il Cammino: i nuovi bisogni-diritti e servizi degli interventi sociali per le dipendenze
Fabio Magrini, coop Agorà: assistenza domiciliare e servizi alla persona, accreditamento e superamento dell’ assistenzialismo
Giovanna Cavallo, coord. Barca dei diritti: il sistema diffuso dell’accoglienza migranti
Sergio Giovagnoli e Salvo Di Maggio – ARCI solidarietà e coop Ermes: le politiche a favore della popolazione rom
Antonio Antolini, coop Eureka primo e Forum Sociale IV Municipio: gli interventi di mediazione sociale e di animazione territoriale
Massimo Guidotti, ass. Cielo Azzurro: I centri interculturali

Intervengono inoltre al dibattito: CGIL , Forum Terzo Settore, operatori , cooperative e associazioni, partiti politici

Ore 18,30 conclusioni

12 Set, 2015

Università, il protocollo firmato è un’ottima iniziativa

Il Protocollo firmato dalla Regione Lazio e dell’Universita’ “La Sapienza” di Roma, è un altro esempio di protagonismo giocato dall’amministrazione Zingaretti. Si intende infatti investire in modo serio sulla formazione mettendo in campo tutte le iniziative necessarie ad orientare, informare e quindi ad accompagnare gli studenti delle scuole superiori nel percorso di studi e di inserimento lavorativo.

Sono queste le azioni che vogliamo portare avanti e con cui intendiamo caratterizzare questa esperienza di Governo: si tratta di saper guardare la realtà, individuare i punti critici che rendono distanti le Istituzioni dai cittadini, intervenire con iniziative precise che colmano quel gap e offrono opportunità concrete. Quelle legate alla formazione e al lavoro rappresentano certamente una priorità.

11 Set, 2015

La Resistenza oggi marcia a piedi scalzi

E’ in questi giorni di settembre che, settantadue anni fa, comincia la guerra di Liberazione. Con la firma dell’armistizio, la gente è confusa, stordita ma intanto, impetuosa, cresce la rivolta di popolo contro l’esercito nazista. Nei ricordi ancora vivi (a saperli cercare) di quei giorni, si affacciano storie straordinarie ma in apparenza poco rilevanti, quelle del fornaio, del contadino, della suora coraggiosa. Sono le storie delle persone comuni, quelle che cambiano il mondo davvero, in profondità. C’è una relazione impressionante, a quella scala “minore”, a quelle grandi profondità delle viscere di una società, con le storie e le immagini dei migranti e dei rifugiati che oggi fuggono dalla fame e dalla guerra. Sono persone alla ricerca, spesso disperata, di un’esistenza da vivere con libertà e dignità. Oggi come settantadue anni fa. Per molti, essenziali aspetti, la Resistenza non è finita, la lotta per la Liberazione neppure, si è semplicemente arricchita di nuove lingue e nuovi colori. Un tempo aveva le scarpe rotte, oggi se le è tolte e marcia scalza.

 

Veniamo da giornate in cui in centinaia di piazze e strade d’Italia si è celebrato il settantaduesimo anniversario dalla firma dell’armistizio. E l’inizio della guerra di Liberazione.

Mi è capitato, come rappresentante istituzionale, o semplicemente da militante antifascista, di frequentare alcune di queste piazze, a Roma o in qualche cittadina della Provincia. E voglio raccontarvi cosa – tra l’altro – ho visto e sentito.

Storie innanzitutto di una rivolta di popolo, che accompagnò le ore immediatamente successive l’annuncio del generale Badoglio, la firma dell’8 settembre, radiodiffuso alle 19.45 della sera tanto nelle mense delle caserme quanto nei bar di paese. Storie poi di soldati e popolani che insieme, alla rinfusa, con pochissimi mezzi e tantissima fame si organizzano velocemente per reagire all’oppressore, l’esercito nazista aiutato dai fascisti che aderiscono alla RSI. Cominciano le prime battaglie, le azioni di guerriglia, i primi caduti della Resistenza.

Storie di comandi confusi, lo stordimento di chi si ritrova dalla sera alla mattina ad avere nemico chi prima era un alleato, e nemici ora diventati a loro volta gli alleati. Storie anche piccolissime: c’è il fornaio, il contadino, i bambini, quel ragazzo, i ferrovieri, l’impiegato della posta, la suora coraggiosa, il prete disobbediente, tantissime donne. Tutti uniti a combattere contro l’invasore.

Bene, nelle piazze di questo ultimo 8 settembre mi è capitato di vedere le foto e sentire le storie di questi uomini e donne, accanto alle foto e alle storie dei rifugiati. Sì, le foto dei migranti che in queste settimane sono entrati nelle case degli italiani attraverso la televisione e hanno invaso le nostre coscienze. Alcuni ammassati in convogli piombati, tragiche e precise rievocazioni anche quelle.

Quel tessuto civile e democratico, nato dalla Resistenza e scritto nella nostra Costituzione, vive, deve vivere, oggi. Anche gli uomini e le donne che sbarcano ora sulle nostre coste o risalgono i binari ferroviari fin nel cuore dell’Europa ripudiano la guerra, scappano dall’oppressore. Ancora di più: hanno ingaggiato una battaglia enorme per la libertà e la dignità. Quella battaglia è anche la nostra, banalmente anche solo perché il mondo è uno solo, non esiste il “loro” mondo e il “nostro”.

Oggi più che mai, allora, la memoria degli anni che furono deve essere viva, presente, utile ai giorni che affrontiamo e non solo a guardarci alle spalle. Radici che devono finalmente poter far nascere un albero migliore, più giusto, con frutti forti che abbiano un sapore buono per i molti e non solo per i pochi.

La Resistenza non è finita, la lotta per la Liberazione neppure, si è semplicemente arricchita di nuove lingue e nuovi colori. Sta a tutte e a tutti noi declinarla in questi tempi, che sono fragili e incattiviti, ma hanno molte luci che resistono. In mezzo alle ombre.

Buona marcia scalza.

Comune-info

10 Set, 2015

Marcia delle donne e degli uomini scalzi: saremo presenti

“Ci saremo, perchè quella di domani è una giornata di solidarietà, di rispetto, di accoglienza che nasce spontaneamente dalle coscienze e dalla sensibilità di ognuno di noi. Una risposta che ha il sapore della ribellione verso i governi che operano respingimenti inumani, che criminalizzano donne, uomini e bambini costretti alla fuga. Domani si griderà più forte di chi in questi mesi ha fomentato paura e allarmismi.

Noi ci saremo per unirci alla richiesta di politiche migratorie europee e globali in grado di affrontare il dramma di centinaia di migliaia di persone che fuggono dalla fame e dalla guerra. Un modo per dire che c’è una coscienza che viene da questa parte del mondo, che non abbiamo paura di accogliere e che siamo interessati al destino delle persone più che a quello dei confini nazionali.”

A dichiararlo in una nota Gino De Paolis e Marta Bonafoni, Capogruppo e Consigliera Sel alla Regione Lazio.

10 Set, 2015

Consiglio Regionale

Mercoledì 14 ottobre, ore 11.00
Consiglio Regionale del Lazio

A seguito delle decisioni prese dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, il presidente Daniele Leodori ha convocato il Consiglio regionale per mercoledì 14 ottobre 2015, alle ore 11. I lavori dell’Aula proseguiranno fino alle ore 19.
In allegato l’ordine del giorno completo in formato pdf.

ALLEGATI:

Ordine del giorno della seduta 47

10 Set, 2015

Accoglienza: detenzione ed espulsione

Lunedì 12 Ottobre, ore 17.30
Casa Internazionale delle Donne
Via della Lungara, 19 – Roma

La vicenda delle 66 donne nigeriane, trafficate in Libia e approdate a Lampedusa e su altre coste siciliane questa estate, brucia ancora nella coscienza della parte più sensibile della società civile.

Sono state condotte come “clandestine” nel C.I.E. di Ponte Galeria (Roma) senza essere messe in condizione di richiedere asilo politico (pur essendo identificabili in maniera immediata quali vittime di tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale).

Successivamente una buona parte di loro ha subito l’espulsione. Per altre, che sono riuscite ad ottenere lo status di rifugiate politiche, appare assai complesso l’inserimento nei percorsi di protezione previsti dal diritto internazionale e dalla legislatura italiana.

Contemporaneamente, per la popolazione migrante che arriva sulle nostre coste per sfuggire alle guerre e alle persecuzioni il sistema di “accoglienza” si dota di hotspot, hub chiusi e hub aperti che sono sostanzialmente luoghi di detenzione.

Si intensificano i voli per il rimpatrio, si immaginano classificazioni perentorie quanto improponibili tra migranti “politici” e migranti “economici”, Frontex stringe sempre di più le barriere difensive intorno ad una Europa inaccogliente.

BeFree cooperativa sociale contro tratta violenze discriminazioni, che nell’ambito del suo “storico” lavoro all’interno del C.I.E. di Ponte Galeria ha seguito alcune delle nigeriane vittime di tratta su mandato della Commissione Territoriale per il diritto di asilo, insieme alla Campagna LaciateCIEntrare ed alla Casa Internazionale delle Donne, invitano al Convegno
ACCOGLIENZA: DETENZIONE ED ESPULSIONE

INTRODUCONO
Oria Gargano, BeFree – Francesca Koch, Casa Internazionale delle Donne – Gabriella Guido, portavoce Campagna LaciateCIEntrare

BREVI PRESENTAZIONI
Hot Spots: Fulvio Vassallo Paleologo, Clinica legale per i diritti umani (CLEDU), Universita’ di Palermo
Tratta di Esseri Umani: Francesca De Masi, BeFree
Accoglienza: Yasmine Accardo, referente territori campagna LasciateCIEntrare

DISCUSSIONE APERTA
moderata da Loretta Bondì, BeFree

POLITICA E ISTITUZIONI: Helena Behr, Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale. Marta Bonafoni, Regione Lazio. Celeste Costantino, Parlamentare, SEL. Francesca Danese, Assessore Politiche sociali, salute, casa ed emergenza abitativa Comune di Roma. Corrado de Rosa, DPO. Eleonora Forenza, Parlamento EU, L’altra Europa con Tsipras. Mariagrazia Giammarinaro, Special Rapporteur Onu sul traffico degli esseri umani. Lucia Iuzzolini, SPRAR. Roberto Leoni, vice prefetto del Governo di Roma. Gennaro Migliore, Presidente commissione parlamentare di inchiesta sull’accoglienza. Elisabetta Rosi, Consigliere della Corte di Cassazione. Tiziana Zannini, Dpo.

ASSOCIAZIONI: Bianca Benvenuti, Centro Operativo Diritto d’Asilo. Suor Eugenia Bonetti, Slavensnomore. Casa delle Donne Lucha y Siesta. Donatella D’Angelo, Cittadini del Mondo. Jacopo di Giovanni, avv. Daniela Di Rado, CIR. Stefano Giulioli, Comune di Roma, Roxanne. Enrica Rigo, Clinica del Diritto RomaTre. Giorgia Serughetti, ricercatrice. Vittoria Tola, Referente Nazionale UDI.