Saskia Sassen e i predatori della vita perduta
Ambizione e rigore. Saskia Sassen ha entrambe le caratteristiche. Il suo rigore emerge nella mole di dati raccolti, elaborati e assemblati per dare rilevanza empirica alle ambiziose tesi che propone. Lo ha sempre fatto, in tutte le sue ricerche che hanno scandito una vita accademica all’insegna di un nomadismo intellettuale che l’ha portata a soggiornare in molti paesi – Argentina, Italia, Regno Unito, Stati Uniti – per comprendere una tendenza ormai divenuta realtà, la globalizzazione. Dal suo nomadismo intellettuale è infatti nato Global Cities (Utet), il libro che l’ha fatta conoscere al pubblico (e che è stato più volte aggiornato), ma anche le altre opere sui conflitti dentro e contro la globalizzazione (Globalizzati e scontenti, Il Saggiatore), le migrazioni (Migranti, coloni, rifugiati, Feltrinelli).
Benedetto Vecchi, Il Manifesto