La politica che innamora
In questi giorni sono venuti in visita diplomatica a Roma Daniel Placeres ed Heber Bousses, deputato e dirigente del MMP – Movimiento de Partecipaciòn Popular – il partito del grandissimo presidente dell’Uruguay Pepe Mujica.
Ho avuto la fortuna di incontrarli lunedì mattina.
Grazie a Giulio Marcon e a Carlo De Angelis, nella saletta riunioni del gruppo #Sel a Montecitorio.
Sono state ore di un’intensità potente.
Come le loro parole: potenti e semplici.
Ci hanno raccontato del valore dell’#umiltà in politica, che non vuol dire avere una visione impoverita della democrazia ma mettersi all’altezza delle persone nel momento in cui si prendono le decisioni.
Ci hanno raccontato di #sceltepopolari, non populiste, ossia di quando chi è al governo punta innanzitutto a dare una casa a tutti, un reddito per istruire i figli, un frigo con cibo sufficiente per mangiare, la possibilità di divertirsi con gli amici nel week- end.
Ci hanno detto di come per unire il Frente Amplio occorra partire dalle #pratiche della politica capaci di coagulare consenso, e non dalle distinzioni ideologiche, che portano inevitabilmente dritto verso le divisioni.
Ci hanno raccontato di come interpretano loro il loro stare in Parlamento e nelle Istituzioni: stanno là per aprire le #porte alla gente.
Infine Placeres ed Heber hanno consegnato nelle nostre mani il seguente suggerimento: fate innamorare i #giovani del vostro programma.
Ecco. Io penso che noialtri dovremmo attrezzarci a fare tutto questo.
Con semplicità e passione. Innamorandoci da capo della politica.