Marta Bonafoni

Casapound soffia sul fuoco dell’intolleranza

Ennesimo e grave gesto quello compiuto oggi da Casapound che stamattina ha bloccato l’uscita del Villaggio Attrezzato di Via Cesare Lombroso nel Municipio XIV, impedendo il passaggio dei bambini e dei ragazzi del campo che si apprestavano ad andare a scuola. Lo stesso è avvenuto di fronte ad alcuni complessi scolastici della zona in cui i minori rom sono iscritti.

La denuncia che intendo rilanciare arriva da Arci Solidarietà e della cooperativa sociale Eureka che lavorano con quei minori, uniche realtà a segnalare il gravissimo attacco ai diritti dei ragazzi. Se mai ce ne fosse stato bisogno, questa e’ la conferma del fatto che c’è chi nelle periferie romane soffia sul fuoco del disagio per provocare reazioni fuori controllo.

L’azione di oggi da parte dei neofascisti di Casapound e’ stata infatti motivata da false notizie riportate dalla stampa di presunti raid compiuti da rom contro gli studenti del liceo Tacito e degli istituti Rosa Luxemburg e Domizia Lucilla. Eventi smentiti in maniera categorica dai dirigenti scolastici degli istituti citati.

Come cittadina democratica e come rappresentante delle istituzioni rivolgo un appello alle autorità competenti affinche’ siano impedite altre antidemocratiche prese di spazio da forze neofasciste, e ai cittadini e cittadine della nostra regione a praticare in modo concreto una politica di confronto, inclusione, rigettando segregazioni e divieti di sapore marcatamente fascista che toccano direttamente il diritto di tutti i bambini di accesso all’educazione e all’istruzione.

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