Marta Bonafoni

L’aggressione fascista all’Asd Ardita San Paolo colpisce un modello di sport inclusivo

L’aggressione a colpi di spranghe, subita ieri dai tifosi della squadra “Asd Ardita ” sugli spalti del campo di calcio di Magliano Romano mentre si disputava una partita di un torneo giovanile, rappresenta un episodio gravissimo e purtroppo non isolato.

Il pestaggio, avvenuto un ventina di minuti dopo l’inizio della partita, e’ stato compiuto da un una quarantina di persone che con bastoni e spranghe si sono introdotti tra gli spalti colpendo e picchiando i sostenitori della squadra fino a mandarne sei in ospedale con traumi e fratture.

L’attacco di chiara ispirazione fascista ha voluto colpire una realtà sportiva come la società sportiva l’Ardita che, a Roma e nei territori, promuove un modello di sport e di calcio differente, inclusivo di tutte le diverse realtà sociali e fortemente connotato per impegno sociale e solidarietà. Ed e’ questo il modello di sport che i violenti hanno tentato ” inutilmente” di colpire e demolire a Magliano Sabino.

Auspico da parte delle autorita’ giudiziarie un intervento immediato che porti all’ individuazione dei responsabili dell’aggressione, mentre estendo il mio sostegno attivo a tutte quelle realtà sportive territoriali che a fronte di difficoltà economiche e gestionali scelgono, come i calciatori della Asd Ardita di fare della pratica dello sport un momento un esempio di cittadinanza ed impegno concreti per combattere il razzismo e non solo su i campi da gioco.

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