Il rilancio dei consultori e le tariffe per il parto in casa sono il segnale di una rivoluzione culturale per il Lazio
Non capita tutti i giorni di commentare due buone notizie in un colpo solo; è quindi con enorme soddisfazione che accolgo il decreto firmato dal Presidente Zingaretti per il rilancio dei consultori e la tariffazione del rimborso per il parto in casa. Davvero una primavera per le donne e le famiglie del Lazio. Dopo anni in cui abbiamo dovuto difendere i consultori familiari da ripetuti attacchi, assistere ora a una stagione di loro rilancio è davvero l’avvio di una rivoluzione.
Questo decreto infatti rimette al centro della programmazione regionale le politiche in difesa e per la promozione della salute della donna, della coppia e del bambino, comprendendo anche la contraccezione e l’attuazione della legge 194. I consultori sono luoghi fondamentali per garantire l’accesso a prestazioni e servizi legati a questi obiettivi. E importante e’ anche la possibilità di prevedere un’omogenea distribuzione territoriale, specie nelle province del Lazio dove i consultori diventano luoghi d’elezione per intercettare le domande e i bisogni delle ragazze e dei ragazzi, nonché delle giovani immigrate.
Lo sviluppo e il rafforzamento dei consultori e’ stato da subito uno dei punti focali del mio impegno sul territorio; per questo presto inizierò un viaggio per conoscere meglio queste strutture, il loro valore e i loro problemi. Sara’ un percorso di piena immersione per conoscere le criticità e proporre soluzioni, ma anche per essere vicino alle operatrici e agli operatori delle strutture, insieme alle assemblee delle donne che in questi anni hanno tenuto viva questa straordinaria e unica esperienza.
Per il parto in casa, la tariffazione del rimborso che sara’ erogato dalle asl e le modalità definite in maniera certa per accedervi, rendono finalmente concreta e non solo virtuale la possibilità per donne del Lazio di scegliere dove far nascere i propri figli. Una scelta di liberta’ nell’ottica della salute e autodeterminazione donna, che ha motivato anche la proposta di legge da me presentata nell’aprile scorso proprio per la definizione delle modalità del parto in casa.