#Italiaromanì
3-5 aprile
Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre
Largo Giovanni Battista Marzi 10 – Roma
Il Consiglio d’Europa stima la presenza complessiva in Europa di 12 milioni di rom con una consistenza numerica nel nostro Paese che dovrebbe aggirarsi intorno alle 170-180 mila unità. Di essi sono circa 40 mila quelli che vivono nei cosiddetti “campi nomadi”, la maggior parte dei quali concentrati nelle periferie delle grandi città. Le comunità rom e sinte in Italia sono caratterizzate dalla eterogeneità dei diversi gruppi.
Dal 1984 alcuni legislatori hanno tentato di offrire risposte alla cosiddetta “questione rom” emanando testi legislativi organici con l’intenzione di tutelare il diritto ad un presunto nomadismo. Lo stato di “emergenza nomadi”, dichiarato il 21 maggio 2008, con le sue azioni fondate su un approccio sicuritario, ha marcato una profonda linea di demarcazione istituzionale tra l’abitante del “campo nomadi” e la società maggioritaria. Solo negli ultimi due anni si è assistito al debole tentativo di affermare politiche segnate dall’uguaglianza, dalla parità di trattamento e dalla titolarità dei diritti fondamentali.
Il Convegno nazionale “ITALIA ROMANÌ”, organizzato dall’Associazione 21 luglio nell’arco di tre giornate, si articolerà in nove sessioni ed è rivolto a esperti, ricercatori, professionisti, studenti e chiunque voglia conoscere con profondità i temi trattati e avvicinarsi al tema delle politiche rivolte alle comunità rom e sinte.
L’obiettivo del Convegno nazionale “ITALIA ROMANÌ” è duplice. Da una parte fotografare la condizione sociale e giuridica delle comunità rom e sinte in un post “emergenza nomadi” che ha lasciato tracce profonde nel vissuto delle singole comunità. Dall’altro individuare limiti e prospettive della “Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Camminanti” in attuazione alla Comunicazione della Commissione Europea n. 173/2011.
Il Convegno nazionale rientra tra le attività della campagna Stop all’apartheid dei rom! lanciata dall’Associazione 21 luglio nell’ottobre 2013 e sostenuta dalla Bernard Van Leer Foundation.