Violenza donne: una legge all’avanguardia che migliora la nostra Regione
La V Commissione Cultura in Consiglio regionale dopo un iter serrato e denso di confronto ha licenziato oggi il progetto di legge 33 contro la violenza sulle donne. Una proposta all’avanguardia che definisce le norme per la creazione di una rete regionale contro la violenza di genere, prevedendo interventi integrati per il contrasto e le prevenzione di ogni forma di violenza.
Questa proposta di legge è innovativa anche perché è il risultato del confronto e dell’ascolto messo in atto dall’intera Commissione di decine di associazioni di donne e dei centri antiviolenza. Anche per questo ne è scaturita una proposta concreta, che ha saputo allo stesso tempo fare proprie le ottime leggi già esistenti nella nostra Regione sulla materia e amplificare le richieste e i suggerimenti elaborati dalle donne impegnate sul territorio della nostra Regione, fino a dar vita a un testo unico contro il femminicidio.
Quello che oggi abbiamo licenziato e che ora attende il parere della Commissione Bilancio prima di andare in aula è un testo che fornisce strumenti concreti per promuovere interventi capaci di diffondere la cultura del rispetto e della libertà delle donne: la scuola e l’attenzione a una cultura del rispetto tra uomo e donna, la formazione degli operatori, l’introduzione di elementi innovativi quali le case della semiautonomia e i progetti sui sex-offenders sono alcune delle principali norme approvate.
Nel disegno di legge è prevista poi l’istituzione di una cabina di regia, presso la Presidenza della Giunta regionale – che avrà il compito di predisporre un piano regionale, promuovendo l’attivazione di una rete tra istituzioni e associazioni. Un passaggio importante per coordinare gli interventi che riguarderanno la violenza contro le donne e il sostegno alle vittime e ai loro figli.
Il Piano triennale di lavori previsto dalla Legge 33 avrà come obiettivi oltre l’individuazione degli interventi, la definizione di criteri per la sperimentazione di servizi introducendo modelli gestionali innovativi che tengano insieme politiche sociali, sociosanitarie e quelle culturali.
Infine, un importante strumento contenuto nella legge è l’istituzione dell’”Osservatorio sulle pari opportunità e la violenza di genere” che si occuperà anche del monitoraggio dell’applicazione delle politiche di genere con particolare attenzione al mondo del lavoro valutando l’impatto dell’efficacia degli interventi regionali. Fondamentale – tengo a precisarlo – sarà proseguire nello sforzo e nell’impegno già dimostrato dalla Giunta Zingaretti e da questa maggioranza nel destinare risorse vere e adeguate a sostegno del contrasto alla violenza di genere.