Marta Bonafoni

Yo decido

Giovedì 30 gennaio, ore 11.30
Casa Internazionale delle Donne
Via della Lungara, 19 – Roma

Conferenza Stampa di presentazione della manifestazione del 1 febbraio ore 15.30
Roma – Ambasciata di Spagna. P.zza Mignanelli

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Perché io decido
Perché io decido partendo dall’autonomia morale, che è la base della dignità di tutte le persone, non accetto nessun obbligo o divieto posto ai miei diritti sessuali e riproduttivi, nessun impedimento alla mia totale realizzazione in quanto persona. Come essere umano autonomo, rifiuto di sottostare a trattamenti degradanti, ingerenze arbitrarie e a tutele coercitive rispetto alla mia decisione di diventare o non diventare madre.

Perché sono libera invoco la libertà di coscienza quale bene supremo e fondamento delle mie scelte. Considero cinici coloro che fanno appello alla libertà per restringerla e malevoli coloro che vogliono imporre i loro principi di vita fondati sulla rivelazione divina senza badare alle sofferenze che comportano. Come essere umano libero non accetto una maternità imposta e un regime di tutela che condanna le donne “alla permanente immaturità sessuale e riproduttiva”.

Perché vivo in democrazia e sono democratica accetto le regole del gioco che separano i diritti dal peccato e le leggi dalla religione. Nessuna maggioranza uscita dalle urne, può, per assoluta che sia, è legittimata a trasformare i diritti in delitti e obbligarci a seguire dei principi religiosi sotto ricatto penale. Come cittadina, esigo da coloro che ci governano che non trasformino il potere democratico, salvaguardia del pluralismo in despotismo.

Perché io decido, sono libera e vivo in democrazia esigo dal Governo, da qualsiasi governo, che promulghi leggi che favoriscano l’autonomia morale, preservino la libertà di coscienza e garantiscano la pluralità e la diversità di interessi.

Perché io decido, sono libera e vivo in democrazia esigo che sia mantenuta l’attuale Legge di salute sessuale e riproduttiva e di interruzione volontaria di gravidanza per promuovere l’autodeterminazione, preservare la libertà di coscienza e garantire la pluralità di interessi per tutte le donne.

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