Marta Bonafoni

Ottica di genere e pari opportunità per i fondi UE

Utilizzare la programmazione dei Fondi europei 2014-2020 per progetti realmente partecipati che sui tre assi inclusivita’ sostenibilità e intelligenza siano trasversalmente finalizzati alle politiche di genere, al raggiungimento effettivo delle pari opportunita e al sostegno dell’empowerment femminile. Cogliere l’occasione che ci viene data dall’Europa per realizzare nel Lazio una democrazia finalmente paritaria.

E’ stato un appuntamento importante l’iniziativa che si e’ tenuta alla Casa internazionale delle donne inserita all’interno di Lazio Idee, il percorso di ascolto del territorio pensato dalla Regione Lazio per una scrittura partecipata del nuovo programma sui Fondi sociali europei 2014-2020. L’obiettivo è quello di realizzare una programmazione dei fondi,  con un approccio di genere per la messa in campo e il sostegno di politiche attive e azioni positive per le donne.

Un confronto tanto più importante se si considerano i dati dell’occupazione e della disoccupazione femminile della Regione Lazio dove l’occupazione femminile è -20% di quella maschile e la disoccupazione femminile è del 12.1% a fronte di quella maschile del 9.8%  Tra i giovani la disoccupazione è del 35.6% fra le ragazze a fronte del 32% fra i ragazzi, i cosiddetti neet sono infine nel Lazio per il 23% giovani donne e per il 22% giovani uomini.

La strada tracciata dall’assessore alla formazione e università Massimiliano Smeriglio fa ben sperare perché prevede azioni concrete come la possibilità di assegnare un punteggio maggiore per i progetti più efficaci per le pari opportunità, l’utilizzo di set di indicatori per misurare la ricaduta di genere delle politiche,  la costruzione di una governance per coinvolgere competenze femminili nella costruzione e valutazione dell’utilizzo dei progetti.Una concreta possibilità di cambiamento per le donne e gli uomini del Lazio è alle porte, dobbiamo sfruttarla al meglio.

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