Samudaripen. Tutti morti
Domenica 26 gennaio, ore 18
Casa Internazionale delle Donne
Via della Lungara, 19 – Roma
Samudaripen, (“Tutti morti” in lingua romanès), è uno dei termini utilizzati dalle comunità rom e sinte per indicare lo sterminio di oltre 500mila rom e sinti.
In occasione della Giornata della Memoria, in cui si commemorano tutte le vittime delle persecuzioni nazifasciste, Associazione 21 luglio e Associazione Sucar Drom organizzano l’evento “Samudaripen. Tutti morti. Memorie dello sterminio dimenticato di rom e sinti”, domenica 26 gennaio alle ore 18 alla Casa Internazionale delle Donne, a Roma.
Samudaripen, (“Tutti morti” in lingua romanès), è uno dei termini utilizzati dalle comunità rom e sinte per indicare lo sterminio di oltre 500 mila rom e sinti.
L’evento, che si terrà presso la Casa Internazionale delle Donne in via di San Francesco di Sales 1/a, a Roma, rappresenta sia un momento di commemorazione delle vittime dello sterminio che di riflessione sulle conseguenze sui diritti umani delle politiche in atto in Italia nei confronti delle comunità rom e sinte. Politiche incentrate sui “campi” che generano marginalizzazione ed esclusione sociale.
Nella prima parte della serata, alle ore 18 nella sala Atelier, è prevista la presentazione del progetto “Memors. Il primo museo virtuale del Porrajmos in Italia. La persecuzione dei Rom e dei Sinti nell’Italia fascista“. Il progetto, diretto e presentato da Luca Bravi (Università Telematica L. Da Vinci di Chieti), ha come obiettivo quello di ricostruire storia e memoria della deportazione delle popolazioni sinte e rom all’interno dei campi di concentramento sparsi sul territorio Italiano.
La presentazione di Memors, che è finanziato dall’Unione Europea in partenariato con Sucar Drom, Università Telematica L. Da Vinci di Chieti, Fondazione ex Campo Fossoli, Federazione Rom e Sinti Insieme e Flare, sarà accompagnata dalla voce narrante di Laura Verga e dalle suggestioni sonore di Ivan Macera.
Alle 19, nella sala Carla Lonzi, si terrà il convegno “Respingere, contenere, concentrare. Le declinazioni dell’esclusione dallo sterminio nazifascista alle attuali politiche securitarie“. Interverranno Gabriele Rigano (Università per Stranieri di Perugia), Luca Bravi (Università Telematica L. Da Vinci di Chieti) e Sergio Bontempelli (OsservAzione onlus).
Le conclusioni del convegno saranno affidate a una video testimonianza dell’artista Moni Ovadia.
Al termine del convegno, nella stessa sala a partire dalle ore 20, vi sarà la proiezione del documentario “Terrapromessa”, di Mario Leombruno e Luca Romano, sul “campo rom” di Masseria del Pozzo a Giugliano, in provincia di Napoli, dove l’amministrazione comunale ha trasferito oltre 400 persone, tra cui 250 bambini, sopra una discarica da cui fuoriescono gas tossici dannosi per la salute.