“La tecnologia non basta, partiamo dall’educazione”
“È uno strumento che permette di capire se le persone che hanno subito atti di violenza saranno sottoposti ad un’escalation oppure se si tratta di un atto che non verrà seguito da altri”, racconta Cecilia Guerra. Si tratta di creare un protocollo per la valutazione del rischio valido in tutta Italia e per ogni soggetto che verrà a contatto con chi ha subito violenze, si basa su alcuni parametri della violenza fisica subita ma anche da alcune caratteristiche dell’aggressore, come la dipendenza da droghe o alcol.
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