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26 Apr, 2013

La risposta di Laura Boldrini alla lettera delle rifugiate eritree

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“Posso assicurarvi che mi farò carico di veicolare la vostra richiesta al ministero dell’Interno per sollecitare una soluzione che vada incontro alle vostre esigenze e a quelle dei vostri figli”.

“Dopo tanti anni di lavoro con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, so bene quanto difficile sia la situazione dei rifugiati e in particolare delle donne. La difficoltà di ritrovarsi da sole, in un Paese straniero, senza conoscere la lingua, senza un sostegno, a reinventarsi una vita spesso con i figli piccoli al seguito. La lettera che mi avete mandato mi ha colpito. Sapere della vostra vita in Italia, caratterizzata da continui trasferimenti, con tutte le conseguenze che ciò comporta, soprattutto per i bambini e la loro iscrizione a scuola evidenzia come l’attuale sistema trascuri le esigenze indispensabili per favorire un processo di integrazione. Mi riferisco in particolare alla difficoltà di dover ricominciare ogni volta da zero, per di più dopo essere state sistemate in zone isolate, lontane dai centri abitati”.

26 Apr, 2013

Rassmea, la candidata col velo in lista per le elezioni di Bresso

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Candidata per un posto in Consiglio comunale nella sua Bresso. “Io non civedo niente di strano. Sono una cittadina italiana, porto un indumento che fa parte della mia fede religiosa, ma il mio obiettivo è dare il mio contributo alla vita civile del Paese dove sono nata e di cui mi sento parte”, spiega, con quella sua consapevolezza serena di trentenne.
Leggi l’articolo de La Repubblica

23 Apr, 2013

In nome del popolo italiano (maschile)

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Correttamente il messaggio è stato qualificato come espressione del rifiuto, da parte di alcuni cittadini di genere maschile, di vedere nella donna un soggetto di pari dignità, da ricondurre – in caso dì suo ingresso positivo nel mondo del lavoro e della politica – nel ghetto domestico, nel suo molo di cosa, di strumento ludico,con frasi offensive e a doppio senso.
Leggi l’articolo de Il Manifesto

22 Apr, 2013

Affile: con lo stop al finanziamento è stata cancellata l’offesa alla democrazia

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Lo stop al finanziamento per il mausoleo di Graziani arrivato oggi da Nicola Zingaretti è un’ottima notizia e il modo migliore per iniziare la settimana che porta alla Festa del 25 aprile”. A dichiararlo in una nota è Marta Bonafoni, consigliera regionale del gruppo per il Lazio. “Gli argomenti che il Presidente Zingaretti porta all’opinione pubblica – aggiunge Bonafoni – dicono tutto: il Comune di Affile ha usato quei finanziamenti regionali in modo improprio, per di più dando vita a un tentativo di distorsione della memoria storica con la dedica di un monumento al gerarca fascista Rodolfo Graziani”. “Da mesi contro quel mausoleo è in corso una mobilitazione ampia e civica – conclude la consigliera regionale – da ultimo una petizione della scrittrice Igiaba Scego ci aveva aperto gli occhi intorno a quella vergogna. Ora la nuova amministrazione di centro-sinistra della Regione Lazio mette la parola fine anche alle polemiche: quel monumento non può restare così com’è, va fatto sparire qualsiasi riferimento a Rodolfo Graziani e cancellata quell’offesa alla nostra democrazia.