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30 Lug, 2013

Communia: sgombero sbagliato per tempi e modi

Interrompere con uno sgombero un’esperienza costruttiva come quella avviata da Communia all’interno delle ex fonderie Bastianelli e’ un inutile e sbagliato stop al processo di crescita democratica del tessuto sociale della nostra citta che ha bisogno di maggiori spazi sociali e di meno speculazioni edilizie.

La soluzione dell’occupazione dello stabile occupato a san Lorenzo, che avviene in un momento particolare, non avrebbe dovuto subire nessuna accellerazione traumatica, perche il progetto Communia era divenuto punto di riferimento del quartiere ma anche perche’ gli occupanti siedono al tavolo aperto presso la Regione Lazio dall’assessorato giovani e formaione che ha come oggetto il diritto allo studio.

La mia solidarietà va ai sette occupanti, che sono stati cacciati in strada e denunciati ma anche ai cittadini di San Lorenzo che vedono avanzare pericolosamente l’ipotesi di una nuova ed inaccettabile speculazione ai danni di una palazzo storico.

30 Lug, 2013

Non basta dire mai più, aiutiamo i centri antiviolenza

Oggi si parla molto di violenza contro le donne, eppure tutto pare fermarsi ai buoni propositi. Si sancisce il principio ma non lo si difende nelle prassi; questo è il vero nodo da sciogliere. L’impianto normativo italiano a favore delle donne vittime di violenza maschile si può dire che è astrattamente idoneo ed efficace, può essere sicuramente migliorato; ma il problema non sono le leggi, il problema è la loro applicazione. Occorre riconoscere subito la violenza maschile contro le donne e non confonderla con un conflitto di coppia. Non deve essere più possibile che una donna per essere creduta debba essere uccisa.
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30 Lug, 2013

Victims remembered as German war criminal turns 100 in Rome

The victims of one of Italy’s most notorious wartime massacres will be remembered on Monday as a former SS captain given a life sentence for his role in their deaths turns 100 at his home in a quiet suburb of Rome.

Nearly 70 years after he helped co-ordinate the execution of 335 Italians at the Ardeatine caves, Erich Priebke is living under house arrest in the capital but is free to go out for tasks deemed indispensable to his everyday life. In recent years he has been filmed or photographed taking a stroll, eating in local restaurants and going to the supermarket.

Amid a chorus of anger from Jewish and anti-fascist groups at the possibility that he may choose to celebrate his birthday publicly, activists will gather to read the names of the massacre’s victims at a branch of the Left Ecology Freedom (SEL) party near Priebke’s home.

“We cannot allow or accept that a man sentenced to life for war crimes and for the shameful massacre at the Fosse Ardeatine behaves as if all has been forgotten. None of us has forgotten,” said Marta Bonafoni, regional councillor for the Lazio region.

Members of the Cantiere Democratico movement will deliver an open letter to Priebke’s house naming all the victims – men and boys from all walks of life, almost a quarter of whom were Jewish and the youngest of whom was 15 years old. “We have decided that the 29th July will be Romans’ day of indifference towards a Nazi criminal which history has judged,” said Stefano Pedica, a senator.

When he turned 90, Priebke, from Hennigsdorf in Brandenburg, celebrated with dozens of friends and supporters at an agriturismo outside of Rome, a sight that provoked revulsion among victims’ relatives and Jewish groups who accuse the Italian authorities of handling the war criminal with kid gloves.

Speculation last week that his entourage might be planning a repeat party prompted calls for any public celebrations to be prevented. Riccardo Pacifici, president of Rome’s Jewish community, said Priebke was “a man who has been convicted of war crimes, who has never repented, who has never asked for forgiveness.”

He added: “The bone of contention is not the 100th birthday of Priebke but the tribute that many pay him by going to see him at his house. It is to them that we express our indignation, not just as Jews but as Italians.”

In response, the recently elected mayor of Rome, Ignazio Marino, vowed to personally make sure that no public celebrations would take place. Priebke’s lawyer, meanwhile, denounced a “climate of hatred and aggression” surrounding his client.

Extradited from Argentina in 1995 after he was tracked down by an American television journalist, Priebke was sentenced to life imprisonment by an Italian appeals court in 1998. He has always rejected his guilt, insisting he was following orders and would have been killed himself had he not carried them out.

The commands had come directly from Berlin in response to a partisan attack on Nazi soldiers the previous day. Working to a ratio of 10 Italian deaths for every one of their own killed, the Nazis identified 330 victims – and added five more for good measure. The slaughter took place on 24 March 1944, the list of names checked off by Priebke. He admitted to having personally killed two people.

In the aftermath of the massacre there were attempts to twist the narrative of events to shift the blame on to the partisans who, it was said, had failed to give themselves up. In reality, historians say now, the reprisal was carried out so swiftly afterwards that such a surrender would have been impossible.

“It’s very controversial. For a long time people blamed the resistance group for the massacre,” said Robert Gordon, professor of Italian at Cambridge University. But that powerful urban myth had subsequently been proved to be wrong, he said. “Even if they had made the calculation that they should give themselves up to prevent the massacre, the massacre took place before it had been announced. They couldn’t have acted in time to prevent it happening.”

Lizzy Davies, The Guardian

29 Lug, 2013

Tilt Camp 2013

5-8 settembre
Campeggio Settebello di Salto di Fondi, tra Terracina e Sperlonga, in provincia di Latina

“Abbiamo un’ambizione molto alta e non ce la nascondiamo: costruire l’alternativa alle larghe intese e non arrenderci alla pacificazione. L’unico modo per riprenderci il presente e le nostre vite”.

Così in una nota la rete TILT!, che lancia  il suo terzo appuntamento nazionale estivo di politica italiana a confronto con
una generazione. Quest’anno il festival si terrà per la prima volta nel Lazio.

Vedi il programma

29 Lug, 2013

Solidarietà all’ANPI e a Pacifici

Quello che è accaduto a Roma in coincidenza del centesimo compleanno del criminale di guerra Erich Priebke, indigna chiunque abbia una coscienza democratica e infanga la nostra memoria storica.

Sono convinta, però, che le vili azioni di pochi non scoraggeranno l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia nel portare avanti i valori della nostra Repubblica, che costarono la vita a partigiani e cittadini innocenti. Esprimo piena solidarietà all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, a Riccardo Pacifici e a tutta la Comunità ebraica di Roma, condannando ogni esternazione fascista e antisemita.

L’eccidio delle Fosse Ardeatine, è una ferita aperta per questa città tutta da ricordare. Per questo ho dato la mia adesione alla manifestazione che il Circolo Sel Aurelio-Boccea ha organizzato per oggi pomeriggio sotto l’abitazione dell’ex ufficiale delle SS, per commemorare le vittime delle Fosse Ardeatine e per scongiurare qualunque tipo di festa pubblica del compleanno del criminale nazista. La ricorrenza della sua nascita non è da festeggiare neppure dopo 100 anni.

29 Lug, 2013

Grande dolore per la scomparsa di Giovanna Marturano

Il dolore per la morte di Giovanna Marturano è tanto grande quanto importante è stata la sua testimonianza democratica e antifascista. (qui un passaggio di una sua intervista a Radio Popolare)

Antifascista, partigiana della Brigata Garibaldi, dirigente del Pci, medaglia di bronzo al valor militare, presidente onoraria dell’Anpi, Giovanna per molti di noi è stata soprattutto la ‘Bimba col pugno chiuso’: capace con la forza del suo sorriso di trasmettere specie alle giovani generazioni la memoria viva dell’antifascismo e della lotta di Liberazione, tenace ed energica pur nel suo corpo così minuto nel far rivivere ancora 70 anni dopo il ruolo fondamentale che ebbero le donne durante la Resistenza.

Ai familiari di Giovanna, ai suoi tantissimi amici, all’Anpi tutta vanno la mia vicinanza, il mio affetto e soprattutto il mio impegno istituzionale per la difesa attiva di quei valori di democrazia e libertà che i partigiani hanno conquistato per tutti noi.

29 Lug, 2013

Energia e Agricoltura: linee di programma

Martedì 3 settembre, ore 20.30
Isola del Cinema
Roma

L’incontro sarà una occasione per una discussione sulla necessità di innovare il rapporto esistente tra energia ed architettura in un’ottica di sostenibilità, declinata attraverso le componenti e le ricadute sulla vita del cittadino.
La proposta di redazione di linee programmatiche nell’ambito delle politiche agricole della regione Lazio e di Roma Capitale presuppone l’individuazione di principi cardine sui quali sviluppare una serie di proposte in sede legislativa, normativa e istituzionale.
I principi, in continuità ai concetti già enucleati all’interno del Manifesto TerritorioZero, sono sostanzialmente riassumibili in:

– Valorizzazione del sistema agricolo
– Sovranità alimentare edenergetica
– Tutela del Lavoro Agricolo
– Costituzione di una Rete dell’Agricoltura

Sviluppare queste indicazioni considerarandole un’occasione di analisi del rapporto energia – agricoltura rappresenta un modo concreto ed olistico di affrontare il tema ambientale in una visione territoriale.
Vengono così individuate iniziative di carattere generale da intraprendere attraverso l’istituzione di:

– Banca del Germoplasma
– Parco della Biosfera
– Rete di Valorizzazione delle Aziende Agricole
– Centro Studi per le Aree Agricole Romane

Partecipano al dibattito:
Assessorato Politiche Agricole Regione Lazio,FLAI CGIL, Cooperativa Agricoltura Nuova, Cooperativa Coraggio, ARSIAL,
Introduce e modera: prof. Livio de Santoli, responsabile dell’Energia della Sapienza Università di Roma

28 Lug, 2013

Siria: no ai missili, sì alla diplomazia. Sit-in di SEL

Venerdì 30 agosto 2013, ore 17.00
Piazza San Marco
Roma

CONTRO L’INTERVENTO MILITARE IN SIRIA ED IN SOSTEGNO ALLA DIPLOMAZIA INTERNAZIONALE

Un intervento militare internazionale quale quello che si sta preparando con la guida degli Stati Uniti come reazione all’uso di armi chimiche contro la popolazione civile in Siria rischia di allontanare per sempre le prospettive di una soluzione politica, quella della Conferenza di Ginevra II, ad un conflitto tragico che in due anni ha portato morte e distruzione in tutto il paese. L’uso di armi di distruzione di massa è un crimine contro l’umanità inserito in un conflitto nel quale l’unica soluzione possibile alla contrapposizione tra le forze del regime di Assad e la miriade di gruppi armati di opposizione e qaedisti, è quella politica e negoziale, e non certamente il ricorso ad un intervento armato.

Un intervento al di fuori del mandato ONU e che, per limitato e chirurgico che sia stando alle dichiarazioni ufficiali del momento, rischia di arrecare ulteriore danno alle popolazioni civili ed infiammare una regione già scossa da profonde trasformazioni e violenza, compromettendo gravemente la tenuta del sistema multilaterale, a partire dalle Nazioni Unite.

Facciamo nostro l’appello al dialogo ed al negoziato del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban-Ki-Moon. Riaffermiamo la nostra netta contrarietà ad un intervento militare internazionale. Chiediamo che il governo italiano si impegni ad intensificare gli sforzi della diplomazia internazionale, per un cessate il fuoco immediato, un’indagine accurata da parte degli ispettori ONU sulle effettive responsabilità nell’uso di armi chimiche, un rafforzamento delle attività umanitarie di ONU e ONG in sostegno alle popolazioni civili, e l’accoglienza nel nostro paese di chi fugge dalla guerra.
Per questo Sinistra Ecologia Libertà convoca un sit-in, presso Piazza San Marco a Roma, per il giorno venerdì 30 agosto alle ore 17.00