La nostra legge contro la violenza sulle donne sarà all’avanguardia
Stiamo procedendo in un percorso partecipato e condiviso in Commissione Cultura e Pari opportunità per arrivare nelle prossime settimane, quindi entro il primo anno di legislatura, a licenziare la proposta di legge contro la violenza sulle donne. Martedì porteremo a termine le audizioni che nell’ultimo mese hanno coinvolto piú di cento associazioni di donne, le case e i centri antiviolenza.
Realtà presenti sul nostro territorio in modo disomogeneo che negli ultimi anni hanno supplito ad una mancanza cronica di attenzione, strutture e risorse. Gruppi di donne, molte volte volontarie, che con pochissime risorse economiche hanno garantito l’esistenza di una ‘rete informale’ in grado di dare supporto concreto alle donne colpite dalla violenza di genere. E sono proprio queste realtà associative che stiamo ascoltando con particolare attenzione per scrivere insieme emendamenti alla legge.
La fase successiva sarà l’esame articolato del testo per arrivare ad una norma che possa agire a 360 gradi e diventare avanguardia normativa in Italia per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne. Uno strumento legislativo importantissimo, obiettivo prioritario della Giunta Zingaretti, che darà luogo a una Rete regionale di contrasto alla violenza in una logica di politiche integrate e dal basso.
Questa legge, inoltre, sarà importante anche per la tutela dei minori: infatti abbiamo inserito tra gli articoli quello specifico sulla ‘violenza assistita’, che colpisce i figli delle coppie in cui il padre esercita violenza sulla madre all’interno della famiglia. Oltre alle importanti iniziative messe oggi in campo dalle istituzioni e dal vasto arcipelago di associazioni di donne in occasione della ‘Giornata mondiale contro la violenza sulle donne’, credo sia prioritario, al di la delle scadenze simboliche, lavorare per combattere la violenza di genere a cominciare da una legge nuova che affermi in via definitiva come quello della violenza contro le donne sia un tema innanzitutto politico, sociale e culturale al quale non è più possibile rispondere solo con provvedimenti securitari ed emergenziali.