Lampedusa, viaggio nel Centro della vergogna
Con pudore e scusandosi per il disturbo, mi confessa a bassa voce le sue paure: “Non voglio che ci portino in Sicilia. I nostri amici che sono già lì nel centro ci hanno al telefono che li hanno picchiati. Ho tanta paura e da qui non mi sposto finché non mi assicuri che non ci picchieranno”.
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