Marta Bonafoni

Notte rossa contro il femminicidio

Domenica 13 ottobre, ore 18.00
Teatro Lo Spazio
Via Locri, 42 – Roma

Il 13 ottobre in diverse città d’Italia e in contemporanea negli Stati Uniti, ventiquattro ore di spettacoli ed eventi per sensibilizzare la cittadinanza sul tema del femmincidio. Dal 7 ottobre in vari teatri d’Italia, l’evento sarà anticipato con lo spettacolo che porta in scena dodici storie di donne morte ammazzate di Betta Cianchini

Dodici storie differenti, dodici ambientazioni diverse, stessa fine. Debutta il 7 ottobre, al Teatro Lo Spazio di Roma (via Locri, 42), il format “Storie di donne morte ammazzate” (testi di Betta Cianchini per la regia di Alessandro Machìa), una rassegna teatrale per raccontare la violenza domestica “subita dalla donne, perpetrata dagli uomini e assistita dai minori”, spiega Betta Cianchini, già autrice di Ex moglie di innamora (da morire) di ex moglie. Sette giorni di spettacoli che si concluderanno, il 13 ottobre, con la prima Notte Rossa italiana contro il femminicidio, ideata insieme all’associazione Punto D, impegnata nel contrasto della violenza di genere.

“Storie di donne morte ammazzate” e la prima Notte Rossa contro il femminicidio, sono due iniziative collegate – spiega l’autrice – la prima è una vera e propria maratona teatrale; il secondo è un evento che porterà performance, blitz artistici e reading, per le strade della città, durante l’intera notte del 13 ottobre. L’obiettivo è quello di avviare, attraverso l’arte e il teatro, un percorso di sensibilizzazione e conoscenza reale della violenza domestica, in grado di scardinare stereotipi e approcci riduttivi costati cari alle donne”.

Il format teatrale e la Notte Rossa sono inseriti in una campagna di sensibilizzazione “Non nel mio nome”, “Non con il mio silenzio assenso” che l’autrice e l’associazione Punto D stanno portando in giro per l’Italia già da un anno, a cui ha fatto seguito una manifestazione dal titolo Mai Più, organizzata il primo giungo scorso. “Da quel giorno – racconta l’autrice – ho studiato più di 200 casi di femminicidio, avvenuti negli ultimi due anni, che hanno poi ispirato il format teatrale “Storie di donne morte ammazzate”.

“Con Punto D, abbiamo ricucito ogni singolo caso, messo insieme i pezzi di ogni storia come fosse un puzzle, e ci siamo rese conto che per ogni vicenda il paradigma era lo stesso: le donne non hanno paura di denunciare, ma quando lo fanno non vengono credute e tutelate. Storie diverse, stesso copione e soprattutto stesso finale”. Da qui l’idea di portare in scena dodici racconti legati da un unico filo conduttore ma anche l’esigenza di andare oltre.

“Abbiamo pensato di strutturare una Notte Rossa, a corollario della maratona teatrale, per portare il tema della violenza di genere dal chiuso delle mura domestiche alle strade della città”, spiega Mirta Mattina, psicologa di Punto D. Una città che da spettatrice diventa parte attiva di un processo di denuncia e sensibilizzazione. Il cuore della Notte Rossa sarà al Teatro Lo Spazio dove, a partire dalle 20, esponenti politici, rappresentanti delle associazioni, della società civile e delle forze dell’ordine, si alterneranno nella lettura di testimonianze di donne e di uomini.

“Gli ospiti – afferma Virginia Giocoli, avvocata dell’associazione – presteranno la loro voce alle vittime che hanno deciso di raccontarsi e il pubblico parteciperà al confronto. Ogni lettura fornirà lo spunto per affrontare un tema diverso legato alla violenza di genere: dalla prevenzione alla protezione della donna, dal linguaggio dei media all’importanza della scuola, dagli stereotipi alla formazione degli operatori e delle forze dell’ordine”.

In contemporanea, dalle ore 21 in poi, al Teatro di Tor Bella Monaca (Via Bruno Cirino), al Teatro del Lido (via delle Sirene, 22), all’Angelo Mai (via delle Terme di Caracalla 55a), alla Fonderia delle Arti (via Assisi, 31), al teatro Valle Occupato (via del teatro Valle, 21) e di fronte a galleria Colonna, avranno luogo performance, blitz artistici e reading teatrali. La Notte Rossa concluderà con artiste e trampoliere che legheranno Roma con fili rossi mentre lanterne di carta si alzeranno nel cielo della città per ricordare che la violenza contro le donne è una sconfitta per tutti.

Manuela Campitelli

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