Non spegnere la voce di Roma
Si sta spegnendo ‘la voce di Roma’, una testata giornalistica che ha svolto un lavoro d’inchiesta e di denuncia fondamentale per i cittadini di questa Regione. I reportage sulla legalità, su i rifiuti, le voci e i pareri di tutti quelli fuori dal coro ai quali la testata ha sempre dato spazio.
Tutto questo è stato Paese Sera nel corso degli anni, anche una fucina di giornalisti e una vera scuola di scrittura. Da oggi scadono i contratti dell’intera redazione e la proprietà ha minacciato di impedire dal primo agosto l’accesso nella sede ai giornalisti. I rappresentati della politica hanno bisogno di testate libere, che sappiano informare i cittadini e far accrescere il loro senso critico.
Per questo la chiusura di questo organo d’informazione è un costo che non possiamo permetterci. Come consigliera regionale, come giornalista nonché come affezionata collaboratrice del mensile Paese Sera, auspico che questa delicata fase trovi presto una soluzione che salvaguardi la libera informazione e anche i diritti dei lavoratori.
Oggi sarò a fianco dei giornalisti che protestano nella sede di via Carlo Emery, 47.