Gestione Pubblica dell’acqua anche nel Lazio? Inizia il conto alla rovescia
Il nuovo Consiglio regionale del Lazio appena insediato ha 365 giorni di tempo per discutere ed approvare la proposta di Legge regionale “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”, approvata da 39 comuni del Lazio e sottoscritta da circa 40mila cittadini: le delibere comunali approvate con la maggioranza dei due terzi obbligano infatti il Consiglio regionale a discutere entro un anno il testo, legiferando secondo quanto indicato nella proposta stessa, oppure ad andare a referendum propositivo regionale.
Dopo la grande vittoria referendaria del 12 e13 giugno 2011, quando 2.500.000 di abitanti del Lazio hanno votato contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali e per l’acqua pubblica fuori dal mercato, dopo la presentazione della proposta di legge, è ora necessario che la Regione Lazio dia seguito alla volontà popolare, attraverso la gestione pubblica dell’acqua, come stanno facendo altri enti locali nel resto del Paese.
Per questo oggi abbiamo atteso i consiglieri regionali all’ingresso del Consiglio Regionale, consegnando loro il “kit dell’acqua”: uno strumento attraverso il quale affrontare le questioni legate alla gestione del servizio idrico nella direzione indicata dai cittadini, con il quale si richiede a tutti un incontro per la costituzione di un inter-gruppo consiliare sull’acqua.
Per questo abbiamo voluto incontrare oggi il Presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori, al quale sono state consegnate le firme a sostegno della proposta di legge regionale e chiesto di avviare immediatamente i lavori per la discussione della legge, affinché si giunga alla sua approvazione entro un anno, attraverso un percorso scadenzato di discussione pubblica e partecipata che permetta di affrontare insieme alle comunità locali le criticità della gestione del servizio idrico nella nostra regione.
Durante il breve incontro, al quale erano presenti anche le consigliere Marta Bonafoni e Cristiana Avenali, il Presidente Leodori si è impegnato per avviare al più presto il percorso di discussione della legge, nel rispetto dei tempi e dei passaggi istituzionali, in un’ottica di ampliamento della discussione a tutte le realtà interessate.
Quello di oggi è stato dunque solo una prima iniziativa diretta al nuovo consiglio regionale, un’iniziativa che abbiamo deciso di mettere in atto insieme alle altre cruciali vertenze della Regione: sanità e gestione dei rifiuti, perchè sui servizi essenziali finisca il tempo delle speculazioni e nasca quello degli interessi collettivi
Si scrive acqua, si legge democrazia