Il dovere della memoria
Con le luci spente al Colosseo sta finendo anche questo 27 gennaio, Giornata della memoria. Il bilancio non è certo dei migliori: come da copione Berlusconi stasera ci ha fatto sapere che è stato frainteso, ma questa mattina l’ancora leader del Pdl aveva inaugurato a modo suo il ricordo della Shoa. “Per tanti versi Mussolini ha fatto bene ma il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa”, ha detto trascinandosi dietro le critiche di mezza Italia (speriamo un pò più di mezza per la verità) e soprattutto alimentando una volta di più quel clima odioso, di rimozione e giustificazione, che tanti danni continua a fare alla democrazia del nostro Paese. Un silenzio “tragico e assordante” da parte del Pdl è seguito alle parole di Berlusconi, ha twittato nel pomeriggio Nicola Zingaretti. Zitto è rimasto anche il leader della Destra Francesco Storace, candidato della destra (stavolta minuscola) alla presidenza della Regione Lazio; ma il suo silenzio non stupisce. L’avete visto l’altro giorno a Unomattina quando incalzato dalla bravissima giornalista di Repubblica Alessandra Longo sorrideva alla parola fascista? Qualche giorno prima aveva sostenuto di non aver bisogno di dirsi antifascista… sono un democratico ha ironizzato. Brividi, al pensiero delle prossime elezioni. Brividi se poi pensate che la Resistenza è tutt’altro che esigenza del passato a Roma e in Italia: striscioni – negazionisti – sono comparsi anche oggi a via degli Annibaldi e in piazzale della Radio. Scritte antisemite erano spuntate invece ieri sui muri del carcere nazifascista di via Tasso. Io ci andavo a scuola, vicino all’odiosa prigione, il campo da calcio confinava con le pareti esterne di via Tasso e così ogni tanto il pallone finiva proprio addosso a quei muri… era ogni volta come una tirata alla giacca, alla memoria. A via Tasso ci andiamo con la classe di mio figlio quest’anno, una quarta elementare. La palestra della sua scuola è intitolata a una giovane vittima delle Fosse Ardeatine e così ripercorreremo la sua vita, la sua storia, la sua memoria. Per non dimenticare.