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04 Mag, 2017

Sanità, strada lunga ma finalmente si vedono i frutti del lavoro svolto

“Lo ha spiegato puntualmente il Presidente Zingaretti: il lavoro svolto fino ad oggi ci ha condotto a portare fuori dal tunnel il sistema sanitario laziale che si appresta ad uscire dal commissariamento, togliendo ogni alibi e tornando a pieno titolo nelle disponibilità delle scelte di indirizzo politico. Un obiettivo che dal punto dal quale siamo partiti non era certo facile e scontato: dopo dieci anni di piano di rientro questa amministrazione ha portato i conti apposto, il margine operativo dei conti e’ positivo, non c’è più un euro di disavanzo.

Un processo avanzato quello verso l’uscita dal commissariamento che consente oggi di ragionare sulle assunzioni e quindi sull’insieme fatto del diritto al lavoro dignitoso e il diritto alla cura. Saranno 2800 i nuovi posti di lavoro nella sanità laziale, numeri che solo un intervento di riorganizzazione, soluzioni innovative e coraggio di mettere le mani in un groviglio lungo decenni, possono permettere.

Accanto a questo c’è il piano per la riduzione delle liste d’attesa, che ha messo in campo risorse, economiche e umane, con l’obiettivo di stravolgere il sistema attuale e non avere mai più situazioni drammatiche come quelle che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi, e c’è anche il riconoscimento di un sostanziale miglioramento dei servizi essenziali erogati, oggi, ampiamente sopra il livello minimo indicato dalla legge nazionale.

Apprezziamo inoltre alcune questioni di merito che indicano la cifra di questa amministrazione sul tema dell’esigibilità dei diritti: pensiamo al concorso riservato a ginecologi non obiettori in rapporto alla legge 194. Un provvedimento che ha il chiaro intento di garantire l’accesso all’interruzione di gravidanza e contrastare l’enorme ricorso all’obiezione di coscienza che nel Lazio e in molte regioni d’Italia rende sempre più difficile accedere all’aborto.

Pensiamo con lo stesso spirito al potenziamento dei consultori e quindi alla maggiore prevenzione e alla contraccezione che questo consente; pensiamo altresì sull’uso terapeutico della cannabis, approvato con un decreto del presidente pochi giorni fa. Un fatto giusto, che ci ha visto come gruppo presentare, nel 2014, anche una proposta di legge che andava nella stessa direzione.

Un segno di civiltà per rendere attuative le norme già pienamente in vigore a livello nazionale e quindi facilitare l’accesso a tali farmaci per quei pazienti che necessitano di cura palliativa del dolore o di altre applicazioni terapeutiche in molte forme di disabilità fisica e mentale o come lenitivo degli effetti collaterali delle chemio e radio-terapie.

Non meno importanti sono i temi legati al nuovo presidio sanitario, che il Presidente ha indicato di prossima realizzazione a Sora, così come è di straordinaria importanza lo sforzo di collocare nell’ospedale di Anagni un presidio sanitario ambientale con un investimento di 1,6 milioni di euro circa, per dotare quell’area geografica del nostro territorio, provata dal punto di vista ambientale, di un centro di cura, prevenzione, ricerca, e la riqualificazione di quel plesso ospedaliero.

Certo la strada da percorrere è ancora lunga e resta vivo un punto su tutti sul quale concentrare gli sforzi e cioè quello dei pronto soccorso. Ci preme infatti insistere su un aspetto particolarmente sensibile perché i pronto soccorso sono il primo luogo con cui i cittadini impattano per emergenza sanitaria. Occorre quindi migliorare con tutti gli sforzi possibili quella porta di accesso al sistema sanitario, così prossima alle persone.

Abbiamo imboccato la strada giusta, percorso un lungo tratto. Occorre accelerare e lasciare una sanità migliore di quella che abbiamo trovato”.

A dichiararlo sono Gino De Paolis, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi, Rosa Giancola e Riccardo Agostini, Consiglieri Mdp alla Regione Lazio

27 Apr, 2017

VII Commissione

Giovedì 1 giugno 2017, ore 10.00
Sala Etruschi

Audizione sul protocollo d’intesa tra Regione Lazio e Università Tor Vergata. Saranno ascoltati: il Rettore, Giuseppe Novelli, il dirigente della cabina di regia del Ssr, Alessio D’Amato; il direttore regionale Politiche sociali e salute, Vincenzo Panella.

11 Apr, 2017

Sanità, abbattimento liste d’attesa ultima tappa di una rivoluzione fatta passo dopo passo

Una rivoluzione fatta di piccoli passi, quella messa in campo dalla Regione per restituire alla Sanità del Lazio dignità ed efficienza. Oggi la presentazione del Piano per il governo delle liste d’attesa ne è una tappa importantissima, proprio mentre i miglioramenti sui servizi e sulla loro accessibilità, che pur si sono riscontrati in questi anni, faticano ad essere percepiti e vissuti dai cittadini.” Così in una nota Gino De Paolis, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi, Rosa Giancola e Riccardo Agostini, consiglieri Mdp alla Regione Lazio.

“Un nuovo sistema, monitorato in ogni sua fase, in cui novità strutturali e un investimento pari a 10 milioni di euro consentiranno di smaltire le attese accumulate fin ora e di non averne più nel futuro.

In primo luogo vale la pena sottolineare alcuni aspetti centrali del provvedimento: sarà il medico ad indicare il grado di urgenza e a procedere alla prenotazione per la prestazione una volta avvenuta la presa in carico del paziente, saranno assicurati esami entro dieci giorni dalla prenotazione per otto specifiche visite ecografiche e tre visite specialistiche, vi sarà una sperimentazione di ambulatori aperti per visite in giornata, ma anche tante novità per l’intramoenia. Il decreto stabilisce infatti che laddove le attività istituzionali superino i tempi attesa dalle classi priorità, si andrà all’interruzione della libera professione, che verrà riattivata nel momento in cui questi tempi istituzionali scenderanno. Si provvederà inoltre a dare attenzione alla prossimità dei luoghi dove svolgere le prestazioni richieste, onde evitare quelle migrazioni per sanità tanto disumane.

Accanto a questo una nota di innovazione è rappresentata dalla Applicazione per cellulari, che ogni cittadino può scaricare per ottenere puntuale informazione sui pronto soccorsi più vicini, sull’attesa prevista in base al codice dei pazienti presenti in quella struttura e informazioni preziose su ambulatori e case della salute in grado di dare l’assistenza necessaria.

Mentre ci si avvia verso l’uscita dal commissariamento, ecco quindi un provvedimento su cui questa amministrazione ha lavorato da anni: occorre continuare il gioco di squadra che ha coinvolto direttori Asl, sindacati e le associazioni di medicina generale per rimettere al centro il cittadino, l’aspetto umano a dispetto della burocrazia e rilanciare con forza il servizio sanitario pubblico. Una strada ancora lunga da percorrere, ma che ci vede sul binario giusto per accelerare.

06 Apr, 2017

Approvato l’emendamento che riconosce gli “esternalizzati”

Clap Roma

Un successo importante delle mobilitazioni contro la precarietà!
Un anno di battaglie, fuori e dentro il Consiglio regionale. Un anno in cui lavoratrici e lavoratori, impiegati nella Tutela della Salute Mentale e la Riabilitazione (T.S.M.R.E.E./D.A.) ma privi di qualsiasi riconoscimento, perché formalmente dipendenti o collaboratori a partita Iva di Cooperative, hanno alzato la testa e hanno fatto sentire la propria voce. Senza arrendersi, anche quando la strada sembrava sbarrata. Uno slogan semplice, una questione di giustizia: a parità di prestazioni e responsabilità, parità di retribuzioni, diritti, contratti!
Finalmente, dopo un anno di lotte, con una Legge approvata dal Consiglio, e soprattutto l’emendamento presentato dalla Consigliera Regionale Marta Bonafoni (Mdp), la rotta cambia: nei nuovi concorsi, lavoratrici e lavoratori “esternalizzati” vedranno riconosciuti nel proprio curriculum formativo e professionale un punteggio relativo agli anni di lavoro fin qui svolti. Chiaro, ora occorrerà insistere affinché la Legge venga da subito applicata nelle procedure concorsuali in via di disposizione, battersi affinché i nuovi piani assunzionali si irrobustiscano, ma un passo fondamentale è stato compiuto.

Un risultato importante per tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori precari di cui molto si parla e che nessuno, o quasi, tutela. Una vittoria per la Sanità Pubblica del Lazio, perché non c’è qualità del servizio senza diritti per chi lavora. Un successo esito della tenacia delle lavoratrici e dei lavoratori, che con CLAP si sono organizzate/i, e di tutte le figure istituzionali che hanno sostenuto la battaglia fin dall’inizio (tra cui ricordiamo Saturnino Salvagni, dello staff del Vicepresidente Massimiliano Smeriglio). Così come pensiamo che grande rilievo ha avuto l’appoggio – a questa come a tante altre vertenze della Sanità – della Rete “Non una di meno”, con lo Sciopero delle donne dello scorso 8 marzo.

Siamo solo all’inizio del cammino, ne siamo consapevoli, ma la strada è stata aperta.

05 Apr, 2017

Sanità, approvato emendamento per il riconoscimento nei concorsi pubblici dei titoli e degli anni di lavoro dei precari esternalizzati

Oggi è un giorno importante per i precari esternalizzati della sanità del Lazio. Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato un emendamento da me presentato insieme a tutta la maggioranza, alla legge sull’assunzione di personale nelle aziende e negli enti del servizio sanitario regionale, per il riconoscimento, nei futuri concorsi pubblici, di un punteggio in base alle competenze e alle esperienze formative acquisite in relazione agli anni di lavoro svolti.

L’emendamento vuole così porre fine a un paradosso che va avanti da decenni: personale esternalizzato che prima viene impiegato per fare un lavoro di assistenza diretta o indiretta ai pazienti nelle aziende e negli enti del SSR, permettendo in questo modo anche il raggiungimento dei LEA, e che poi, nei concorsi pubblici, non vede riconosciuti il proprio curriculum formativo e professionale e gli anni di lavoro.

Un tema annoso che l’aula aveva già affrontato con un mio ordine del giorno inserito nell’agosto scorso nel collegato ma che ora ottiene un riconoscimento.  Questo paradosso oggi viene definitivamente superato. Si tratta di un risultato importante, in grado di rilanciare il diritto alla salute anche attraverso il diritto a un lavoro dignitoso e di qualità.

29 Mar, 2017

Sanità, conti in ordine. Ora voltiamo pagina

La sanità del Lazio sta cambiando e ora possiamo iniziare a voltare pagina. A partire dal tema chiave delle liste di attesa, sulle quali sappiamo c’è ancora molto da fare, ma che ora siamo nelle condizioni di poter affrontare.

Questo perché grazie al percorso di risanamento la spesa è sotto controllo, sta aumentando la qualità delle cure e possiamo inaugurare una nuova stagione di investimenti. Torna infatti in positivo il margine operativo lordo mentre per il secondo anno consecutivo il disavanzo è sotto la soglia del 5%.

L’equilibrio di bilancio è frutto soprattutto di una riorganizzazione che vuol dire anche una migliore qualità nei servizi, maggiori risorse per la riqualificazione dei reparti e per l’ammodernamento tecnologico ed edilizio delle strutture ospedaliere e l’assunzione a tempo indeterminato di circa 3000 persone, tra medici, infermieri e tecnici. Un passaggio fondamentale, quest’ultimo, per il quale è in corso un braccio di ferro con il Governo che ci auguriamo di vincere.

28 Feb, 2017

Conti in ordine Sanità

Mercoledì 29 marzo 2017, ore 11.00
Sala Polivalente del Ministero dell’Economia e delle Finanze
Via XX Settembre, 97

Conferenza stampa avente ad oggetto “Conti in ordine Sanità” cui parteciperanno il Presidente Zingaretti, il subcommissario Bissoni e il Capo di Gabinetto del MEF Cons. Garofoli.