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25 Lug, 2015

Atac, De Paolis-Bonafoni-Quadrana: errore privatizzare, serve un confronto

Serve buonsenso e confronto serrato con tutti gli attori in campo, a partire dai sindacati per arrivare ad una consultazione che coinvolga la città; il sindaco e la giunta capitolina non possono assumere una decisione così delicata in solitaria. Riteniamo giusta la scelta del presidente Zingaretti di assicurare le risorse necessarie ad Atac per sanare le enormi problematiche esistenti.

Risollevare il trasporto pubblico dai disservizi esistenti quindi e non cessione di quote dell’azienda ai privati come ha paventato l’amministrazione capitolina”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Gino De Paolis, Marta Bonafoni, capogruppo e consigliera Sel e Gianluca Quadrana, Lista Civica alla Regione Lazio.

Una scelta del genere è sbagliata in primis perchè crediamo nel servizio pubblico e nel fatto che non può vincere la malagestione sui diritti dei cittadini che già pagano le tasse, e poi perché le ricadute che una decisione simile può avere sui dipendenti e sui lavoratori ci preoccupa. L’amministrazione di Roma Capitale farebbe bene a tornare indietro su quanto affermato in modo forse troppo frettoloso.

23 Lug, 2015

Il sindacalismo sociale vince a Roma

Le lavo­ra­trici e i lavo­ra­tori del cen­tro di ria­bi­li­ta­zione Ce​.Fi. Ciam­pino hanno vinto. L’incontro con le camere del lavoro auto­nomo e pre­ca­rio (Clap). Sto­ria della prima ver­tenza di un nuovo modo di fare sindacato.

I tren­ta­sette dipen­denti, fra tera­pi­sti, ammi­ni­stra­tivi e medici del cen­tro di ria­bi­li­ta­zione neu­ro­mo­to­ria e logo­pe­dica Ce​.Fi. di Ciam­pino (Roma) hanno vinto la bat­ta­glia. Per oltre un anno hanno lavo­rato senza sti­pen­dio con pazienti con vari gradi di disa­bi­lità e si sono auto-organizzati con la rete del sin­da­ca­li­smo sociale delle Camere del lavoro auto­nomo e pre­ca­rio (Clap) di Roma. Oggi hanno tro­vato la solu­zione a uno dei rebus della sanità locale.

Nicola Zin­ga­retti, pre­si­dente della regione Lazio, ha fir­mato un decreto com­mis­sa­rio che vol­tura l’accreditamento defi­ni­tivo dal Ce​.Fi. all’Associazione Ita­liana Ria­bi­li­ta­zione e Rein­se­ri­mento Inva­lidi (Airri) — gestore di cen­tri di ria­bi­li­ta­zione nel Lazio e in altre regioni — che ha assi­cu­rato la riat­ti­va­zione dei ser­vizi secondo i ter­mini pre­sta­bi­liti. L’Airri farà ripar­tire il cen­tro di ria­bi­li­ta­zione, garan­tendo la con­ti­nuità del ser­vi­zio, il paga­mento degli sti­pendi e dei com­pensi non ero­gati dal Ce​.Fi, pari a 12–14 men­si­lità, che saranno recu­pe­rati a rate. Il cen­tro di Ciam­pino è salvo e, con lui, i posti di lavoro dei dipen­denti e dei pro­fes­sio­ni­sti a par­tita Iva.

I pazienti in lista d’attesa potranno ripren­dere le cure, bam­bini e per­sone con disa­bi­lità potranno affi­darsi agli spe­cia­li­sti che li hanno seguiti nono­stante le con­di­zioni proi­bi­tive di (non) lavoro. Il cen­tro di ria­bi­li­ta­zione ambu­la­to­riale e domi­ci­liare (Ce​.Fi.), ope­ra­tivo sul ter­ri­to­rio di Ciam­pino dal 1974, è stato uno dei nume­rosi cen­tri sani­tari privati-convenzionati che rap­pre­sen­tano il 75% della sanità laziale.

Dall’ente gover­nato dal centro-sinistra di Nicola Zin­ga­retti ha rice­vuto un bud­get da 1 milione di euro annuo per 143 posti in con­ven­zione, il 20% dei quali desti­nati ai bam­bini con disa­bi­lità moto­rie o cogni­tive. Un ser­vi­zio fon­da­men­tale, visto che nella zona tra Roma sud, Morena e Vel­le­tri non ne esi­stono di simili per un’area che conta almeno mezzo milione di abi­tanti. Ritardi di paga­mento della regione e la mala gestione del cen­tro hanno por­tato al tra­collo: 1,7 milioni di euro di debito con Equi­ta­lia.

In que­sto con­te­sto, i lavo­ra­tori hanno fatto la scelta di auto-organizzarsi con le Clap, una nuova forma di sin­da­cato che lavora con par­tite Iva e pre­cari ed è basato, da oltre un anno, nelle Offi­cine Zero occu­pate nella zona di Por­to­nac­cio a Roma, nell’atelier Esc a San Lorenzo, Lab Puzzle e al cen­tro sociale Corto Cir­cuito. Insieme hanno aperto una ver­tenza con la regione Lazio che ora è arri­vata ad una svolta gra­zie al lavoro dei con­si­glieri regio­nali Marta Bona­foni e Simone Lupi, del sin­daco di Ciam­pino Gio­vanni Ter­zulli, Satur­nino Sal­va­gni, del Vice­go­ver­na­tore del Lazio Mas­si­mi­liano Smeriglio.

“Que­sto risul­tato ci dà una gioia che can­cella la fatica e rende tutto meno opaco – afferma Fran­ce­sco Rapa­relli delle Clap — Una vit­to­ria otte­nuta dalla nostra mobi­li­ta­zione, capace di bat­tere lo scon­forto e la soli­tu­dine, la fram­men­ta­zione e la com­pe­ti­zione che segna il mondo del lavoro soprat­tutto di fronte alle crisi azien­dali”. Venerdì 24 luglio i lavo­ra­tori rac­con­te­ranno que­sta sto­ria in una con­fe­renza stampa al comune di Ciampino.
Roberto Ciccarelli, Il Manifesto

21 Lug, 2015

Orgogliosi di aver accompagnato la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori del Ce.Fi.

“Quella delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pazienti del centro di riabilitazione di Ciampino è una vittoria bellissima, figlia di una lotta lunga un anno e mezzo, paziente, caparbia. E anche nuova.
Non una vittoria “piccola”: salvi con il centro di fisioterapia ex Cefi sono 37 posti di lavoro e 143 posti in convenzione, per il 20% dedicati alle cure di bambini e minori.

Di sicuro una vittoria che rappresenta un precedente prezioso: le 37 maestranze che vedono oggi salvaguardato il loro posto di lavoro, insieme ai diritti acquisiti negli ultimi mesi – compresi gli stipendi non corrisposti – sono per la stragrande maggioranza delle partite IVA, ossia per la nostra legislazione dei senza-diritti.
Invece grazie alla tenacia e alla dignità di quelle lavoratrici e di quei lavoratori, grazie al sapiente lavoro di Clap (Camere del Lavoro Autonomo e Precario), all’incontro di un imprenditore sano quale l’azienda AIRRI, all’attenzione dell’amministrazione comunale di Ciampino, al lavoro di squadra, oggi possiamo dire che a vincere siano stati i diritti di tutti.

L’amministrazione regionale, dal canto suo, ha fatto bene e nei tempi il proprio lavoro, garantendo continuità alla struttura e quindi il rispetto di due diritti costituzionali fondamentali: quello al lavoro e quello alla salute, che non possono che viaggiare di pari passo.
Non è stato un anno e mezzo semplice, ma la vittoria alla fine è arrivata. E noi siamo orgogliosi di averla accompagnata fin qui.”

A dichiararlo sono Marta Bonafoni, Consigliera Sel e Simone Lupi, Consigliere Pd alla Regione Lazio

07 Lug, 2015

Formazione, la Regione investe sul futuro

“E’ una iniziativa molto importante che semplifica e fornisce alle imprese il sostegno della Regione per formare e investire sulle risorse migliori del territorio.” Cosí in una nota Marta Bonafoni, Consigliera Sel alla Regione Lazio, commentando il risultato del bando sulla formazione presentato questa mattina dal Presidente Zingaretti e il Vicepresidente, Smeriglio.
“E’ un percorso nato dal momento dell’insediamento di questa amministrazione che vuole puntare sull’innovazione e sulla ricerca per dare nuovo impulso allo sviluppo del territorio. Lo abbiamo fatto con una legge sull’istruzione e la formazione e continuiamo creando le condizioni affinché le aziende e le imprese del Lazio possano trovare nell’Istituzione il partner ideale per investire con fiducia nel futuro.
Migliaia di lavoratori coinvolti, tante le competenze in campo, ulteriori 20 milioni di euro le risorse che saranno a disposizione dalla fine dell’anno e che si uniscono agli attuali 14,5 milioni: un fatto concreto per trasformare la Regione e aggredire la crisi che sta attraversando anche la nostra realtà.”

13 Gen, 2015

“Ricomincia da te”. Al via la formazione lavorativa per donne che escono dalla violenza

Dietro un progetto c’è sempre un’intuizione, un’idea che prende forma e sostiene il lavoro necessario alla sua concretizzazione.

Oggi per il progetto “Ricomincia da te” è il giorno della concretezza, della realizzazione di atti che porteranno cambiamenti in positivo nelle vite di alcune persone: cinque donne di età compresa tra i 18 e i 28 anni selezionate tra quelle che attraverso le strutture e i centri di Solidea hanno affrontato, uscendone, esperienze di violenza domestica. Giovani donne che oggi pongono la loro firma su un contratto per iniziare il loro percorso di formazione.

Un’iniziativa importante questa, concretizzata grazie alla sinergia con l’Accademia “I Sargassi” e la collaborazione con la L’Oreal. Due importanti marchi del settore bellezza che condividendo il lavoro e gli sforzi fatti dalla nostra amministrazione in sostegno alle donne colpite dalla violenza di genere, hanno tracciato un percorso professionale completo per acconciatore della durata di otto mesi che prevede poil’inserimento lavorativo e il successivo avviamento verso la totale autonomia e indipendenza di queste ragazze, tassello fondamentale e prezioso nel percorso di uscita dalla violenza e di riappropriazione della propria dignità di donne e di persone.

16 Dic, 2014

Con l’Officina delle arti coniughiamo la passione e il lavoro giovanili

Officine delle Arti Pier Paolo Pasolini, presentato stamattina dal presidente Zingaretti e del vice presidente Smeriglio, è un progetto capace di sprigionare talento ed energie nuove. Un’iniziativa completamente gratuita, aperta ai giovani da 18 a 35 anni, che si svolgerà nel Teatro Palladium, a Garbatella.

Un progetto che prevede la realizzazione di laboratori di alta formazione per il teatro, la canzone e il multimediale, promosso da Regione Lazio, Università degli Studi Roma Tre e Santa Cecilia, che dimostra come la buona politica possa riuscire a produrre occasioni in grado di coniugare le passioni individuali con le prospettive lavorative, sfruttando le opportunità che ci arrivano dall’Europa.

Massima attenzione ai giovani, dunque, anche grazie ai fondi europei che la Giunta Zingaretti ha recuperato dalla vecchia programmazione e che rischiavano di tornare a Bruxelles. Puntare sulle nuove generazioni, investendo in cultura e creatività, infatti, credo sia la strada giusta per la crescita e la ripresa economica del Paese”.

11 Dic, 2014

Lavoratori di Tor Vergata scendono dal tetto: una vittoria per il diritto al lavoro

Svolta decisiva per la vertenza dei lavoratori della cooperativa Società Arcobaleno, occupati presso il Policlinico Tor Vergata, che da due giorni protestavano sul tetto dell’ospedale per chiedere garanzie occupazionali all’azienda e difesa dei posti di lavoro da parte della Nuova Sair, cooperativa subentrante.

Grazie all’impegno tangibile della Cabina di Regia della Regione Lazio che si è concretamente occupata della protesta favorendo il dialogo tra la direzione del Policlinico Tor Vergata, i lavoratori in protesta e i vertici della nuova cooperativa, la vertenza ha avuto un esito positivo con l’impegno formale a non lasciare nessuno senza lavoro ed a verificare l’impiego di eventuali lavoratori in esubero in altri reparti solo con il loro accordo.

Una significativa vittoria di tutti che ha visto lavoratori, istituzioni e imprenditori impegnati seppur nei loro differenti ruoli nella difesa del diritto inalienabile per ogni essere vivente, ovvero il lavoro.

Naturalmente come sempre accade la Regione, nonché la sottoscritta continueranno a monitorare questa vertenza fino alla risoluzione definitiva.

10 Dic, 2014

L’incontro sulla vicenda del Policlinico Tor Vergata primo importante passo

Sulla vertenza dei lavoratori del policlinico Tor Vergata che da ieri protestano al freddo sul tetto dell’ospedale, ho avuto rassicurazioni anche io dalla cabina di regia della sanità regionale.

La cabina sta seguendo da vicino la situazione, oggi le lavoratrici sono state raggiunte al presidio dal delegato della cabina, Egidio Schiavetti, e la mobilitazione ha raggiunto un primo importante risultato: domani la direzione generale del policlinico incontrera’ le due imprese, quella uscente e quella subentrante, da cui dipendono i lavoratori, e quindi le rappresentanze sindacali. L’impegno e’ quello di arrivare a quel passaggio mantenendo gli attuali livelli occupazionali, quindi zero licenziamenti.

La Regione vigilera’ su questo. Mi auguro che viste le notizie positive arrivate in queste ore le lavoratrici e i lavoratori scendano quanto prima dal tetto, forti del primo risultato ottenuto e potendo contare tra l’altro sul mio interessamento alla vertenza.

04 Dic, 2014

Formazione, una legge buona che risponde a bisogni veri e urgenti

Con l’approvazione oggi in Commissione Cultura della proposta di legge 183, “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione professionale” la Regione Lazio fa un passo avanti verso la realtà: quella dei dati in continua crescita sulla dispersione scolastica, quella dei cosiddetti “neet” – ragazzi che non studiano, non lavorano, non si adoperano in nulla – altra faccia della piaga della disoccupazione giovanile, quella di un sistema che aspettava risposte nella nostra Regione da 11 anni.

Con la norma voluta dall’assessore alla Formazione Massimiliano Smeriglio, che adesso dovrà passare dall’esame e dal voto dell’aula del Consiglio Regionale, colmiamo un vuoto e mettiamo la Regione nelle condizioni di programmare e governare il sistema dell’istruzione e formazione rivolta ai minori, togliendolo dall’ambito dell’arbitrio e dell’incertezza sulle risorse.

Il testo licenziato dalla Commissione accoglie grazie all’approvazione di alcuni importanti emendamenti di cui ero prima firmataria le richieste di miglioramento che ci erano arrivate durante le audizioni dalle forze sindacali ascoltate: abbiamo inserito il riferimento agli studenti diversamente abili in un’ottica di integrazione nel processo e nei programmi scolastici, abbiamo esplicitato la necessità di armonizzare e integrare il lavoro degli istituti privati con quelli pubblici, chiarito il percorso del cosiddetto “3+1”. Infine la norma approvata oggi salvaguarda i livelli occupazionali già presenti ad oggi nel mondo della formazione garantendo da questo punto di vista anche la qualità del lavoro (e dei contratti) all’interno degli istituti.

Questa legge di sistema affianca al tema della formazione professionale quello della programmazione, della valutazione e della responsabilità, a tutela del bene comune. Interviene infatti per: definire i requisiti delle istituzioni chiamate ad assicurare i livelli essenziali di prestazione previsti dalla normativa nazionale; pianificare su base triennale il volume dell’attività di formazione. Garantire la libertà di scelta formativa, l’innalzamento dei livelli culturali e professionali, assicurare la certezza dell’offerta per favorire la scelta da parte dei ragazzi, il riconoscimento delle competenze, l’inserimento e la permanenza nel mondo del lavoro. E, allo stesso tempo, sviluppare l’interazione tra istruzione e formazione professionale, nonchè mettere in relazione le politiche dell’istruzione e della formazione con quelle del lavoro.

Una legge buona, capace di guardare in faccia la realtà, senza barriere ideologiche, con la volontà unica di dare risposte ai bisogni dei giovani e giovanissimi e delle famiglie del Lazio.