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27 Nov, 2013

Gay in fuga dalla Russia di Putin

Dentro il palazzo la firma degli accordi commerciali tra Italia e Russia (Letta e Putin), fuori la protesta delle associazioni gay contro la violazione dei diritti umani nella Federazione russa. Trieste ieri era così. Divisa a metà: tra la politica in pectore al lavoro sulle intese economiche, siglate per il vertice per l’Anno incrociato del Turismo Italia-Russia, e la società civile in piazza con la manifestazione.
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18 Nov, 2013

“Gli davano del gay, lui si è suicidato”. Il diario della madre

“Andrea, oltre il pantalone rosa” (Grauseditore, 88 pagine, 14 euro) “vuole essere un antidoto contro il bullismo e il pregiudizio strisciante di cui mio figlio è stato vittima – spiega la donna – ma anche uno strumento attraverso il quale invitare i genitori a instaurare un dialogo profondo e sincero con i propri figli. Occorre incentivare anche i colloqui scolastici, perché se qualcuno mi avesse avvisata, oggi Andrea sarebbe ancora qui con me”.
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14 Nov, 2013

Mamiani, la scelta della preside sia di esempio

Altro che Carnevale, la scelta della preside del liceo Mamiani è frutto di uno sguardo lungimirante sulla società italiana e sulle sue trasformazioni. Una decisione che mi sento di appoggiare in pieno.

Sento parlare di scelta contro la Costituzione, addirittura contro la democrazia. Si tratta invece di una decisione che viene incontro alle tante nuove famiglie che vivono anche nella nostra città e nella nostra regione. Una piccola modifica nella “modulistica” scolastica che anzi può togliere dall’imbarazzo tutti i figli di quelle famiglie allargate, monoparentali, ricomposte, fatte anche ma non solo di genitori dello stesso sesso, che altro non sono se non le famiglie che abitano nella porta accanto alla nostra, i cui figli siedono al banco vicino ai nostri figli.

Al consigliere Francesco Storace che sulla vicenda del Mamiani ha presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale voglio dire questo: è vero, la famiglia cosiddetta naturale fatta di una madre un padre e la loro prole è ancora quella maggiormente presente nella nostra società, ma in alcun modo essa esce mortificata nella sua pienezza e nei suoi diritti dalla definizione “Genitore 1” e “Genitore 2” introdotta dalla preside del Mamiani.

Quindi perché non pensare per una volta e davvero che i diritti non devono mai essere di qualcuno contro qualcun altro, ma semplicemente diritti per tutti? L’unico modello possibile è quello di una società inclusiva: per questo esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla preside del Mamiani e auspico che la sua decisione possa essere d’esempio in altri Istituti della nostra regione.

04 Nov, 2013

Dovevamo solo trattarti come una persona

Quasi tutti i giorni, tuo padre, ti accompagnava in macchina all’università. Dicono che di certo ti avrebbero capito. Ma forse è proprio questo il punto: se andava bene la gente poteva “capirti”, o “lasciare libero”, o “sostenerti”: ma quello che proprio non poteva fare era trattarti come una persona normale. “E a donne come va?” sono queste le sole parole che abbiamo, sono queste le parole che dobbiamo cambiare.
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31 Ott, 2013

I giovani gay isolati dalla politica

Nessun vittimismo aiuta, perché il compito di chi s’impegna per i diritti civili è di esprimere fiducia nella possibilità che anche in Italia si giungerà finalmente a una legislazione adeguata più che su omofobia e transfobia, sul riconoscimento giuridico delle famiglie gay e lesbiche, delle tutele dei loro figli (sempre più numerosi), della possibilità per le persone transessuali di cambiare il proprio genere anagrafico anche senza doversi sottoporre a interventi chirurgici.
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28 Ott, 2013

Diritti gay: la politica si deve muovere

Di fronte all’ennesimo e insopportabile gesto disperato da parte di un ragazzo gay la politica deve mettersi ‘a correre’ per dotare il nostro Paese di leggi adeguate, in grado di riconoscere i diritti di tutti.

E’necessario promuovere delle iniziative concrete nelle scuole per favorire una rivoluzione vera culturale e per sostenere chiunque si senta emarginato dalla società. La nostra sarà una battaglia senza resa contro ogni tipo di discriminazione affinché nessuno si senta mai più stretto nella propria solitudine.

Per questo, aderisco alla mobilitazione indetta da Gay center per mercoledì sera e auspico la massima partecipazione all’iniziativa

25 Ott, 2013

Omofobia, questa sera sit-in a Roma

Questa sera, alle 21 alla Gay Street, un sit-in “per chiedere al governo di varare urgentemente un decreto legge contro l’omofobia” ha detto Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center. Anche Aurelio Mancuso, presidente di Equality invita alla partecipazione: “Portate un fiore giallo – afferma – come testimonianza che l’impegno può sconfiggere le solitudini e le discriminazioni”.

“Come ho annunciato – ha detto Mancuso – serve un’azione urgente da parte del governo per estendere pienamente la legge Mancino ai reati di omofobia e transfobia. Una legge che superi quella approvata alla camera che contiene emendamenti frutto di compromesso che esentano le organizzazioni e i partiti dalla sua applicazione. Il governo deve dare una risposta e mettere in atto un piano serio e concreto di contrasto alle discriminazioni. È già stato perso troppo tempo e ci sono troppe vittime”.