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Sulla pelle delle persone: Salvini e la maggioranza rumorosa del Paese

Rubrica n.27 in diretta su #RadioPopolare

Questo lunedì la rubrica fa male a leggerla, a dirla, a pensarla.

Ci sono 629 persone, donne, donne incinte, uomini, ragazzini, bambini, anche neonati, bloccati sulla nave #Aquarius che il governo italiano ha deciso di non far sbarcare in Italia.

#chiudiamoiporti dice l’hashtag del nero Salvini, in posa in foto vestito come un gerarca (stile Immobildream però). #apriteiporti gli risponde quel che resta, e meno male che resta!, della società civile. Intanto “la politica viene anteposta alla vita delle persone”, come dice Aloys Vimar di Medici Senza Frontiere. E il cibo è sufficiente solo per i prossimi tre giorni: riso, pane e una tazza di caffè a pasto. Alessandro Sallusti scrive oggi che quello di Salvini è “un appello che sale dal basso”. Ecco, Gramellini sintetizza: “Ministro dell’interno e delle interiora”.

Nel week end intanto si è votato il primo turno delle elezioni amministrative. A Roma l’affluenza si è fermata sotto il 30% ma le urne del III e dell’VIII municipio hanno restituito una bella notizia (e anche una festa). Amedeo #Ciaccheri ha vinto al primo turno con il 54,1% dei consensi, Caudo è al secondo turno, inseguito da un ex poliziotto leghista che di nome fa Bova. Un risultato che sancisce già la sconfitta del M5S in salsa Raggi nella città amministrata dai grillini da due anni. Un successo vero? Certo un suggerimento per un nuovo inizio anche per #Roma.

Qui puoi riascoltare il podcast.

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