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Con l’accordo di stabilizzazione del personale sanitario precario raggiunto oggi con Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio, la Regione Lazio preserva e riconosce un segmento fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno permesso al Servizio Sanitario Regionale di reggere l’urto della pandemia, senza diminuire la capillarità della presa in carico e della cura a disposizione di cittadine e cittadini.

Per questo voglio esprimere la mia soddisfazione per il percorso intrapreso, che rappresenta la strada giusta per fare di questo accordo un modello replicabile su scala nazionale, come giustamente auspicato dai sindacati. Oltre al valore di riconoscimento del loro contributo essenziale nell’affrontare le fasi più acute dell’emergenza causata dal Covid-19, l’intesa permette di integrare lavoratrici e lavoratori precari nella prospettiva di un rafforzamento della rete territoriale dei presidi di cura nella fase post pandemica, quando lo sforzo di riorganizzazione dovrà essere indirizzato soprattutto su prevenzione e diagnosi precoce, rimaste al palo a causa della crisi.

Un impegno cruciale che permetterà alla Regione Lazio di non lasciare indietro nessuno e porre le basi per una nuova crescita della sanità territoriale.

 

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