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08 Gen, 2014

Si faccia presto chiarezza sull’omicidio di Daniele

Un’ennesima morte, ancora una vita stroncata senza perché. L’omicidio di Daniele, il ragazzo omosessuale ritrovato
cadavere sul viadotto della Magliana sul quale gli inquirenti stanno ancora indagando, ci lascia basiti. Daniele era una persona attiva, faceva il volontario, era un ragazzo sempre al servizio degli altri. E’ inaccettabile permettere che in un paese civile si possa morire in modo violento – come sembrano suggerire le prime indagini – per il proprio orientamento sessuale.

Il solo fatto che tra le ipotesi ci sia quella che Daniele sia stato ucciso perché gay obbliga le istituzioni a tutti i livelli – nazionali e locali – a rafforzare ed intensificare il proprio impegno e la sforzo comune per combattere l’omofobia e la transfobia, mettendo in campo tutti gli strumenti per la prevenzione dello stigma legato alle proprie scelte sessuali. Questa presa di coscienza collettiva è l’unica mossa necessaria ed urgente per tentare di alzare il velo di ipocrisia e perbenismo che nasconde morti simili a quella di Daniele.

L’unico modo per uscire dall’oscurantismo dei nostri giorni che porta a pensare alle persone gay come a soggetti deboli o da colpire. Intanto però abbiamo l’urgenza di ricordare pubblicamente chi era Daniele e stringerci intorno ai suoi cari per condividere con loro il dolore di una morte violenta e ingiusta.

Anche per questo sabato 11 gennaio parteciperò alla marcia organizzata dalle associazioni gay, sul luogo del presunto omicidio, alle 16, l’ora in cui Daniele ha smesso per mano ancora sconosciuta, di dare forma ai suoi progetti di vita.

30 Dic, 2013

Bilancio: nuove risorse per politiche sociali e cultura

Con il bilancio regionale della Giunta Zingaretti per la prima volta le politiche sociali e la cultura hanno un segno più. Nonostante i tagli agli enti locali e i piani di rientro cominciamo a disegnare una nuova regione vicina ai cittadini e loro bisogni.

Particolarmente significativo il milione di euro investito per i centri anti violenza, fatto ancora più importante se si considera che nei bilanci Polverini quella voce era pari a zero. Per altro l’Aula, la scorsa notte, ha anche votato un mio ordine del giorno in cui chiedo più risorse anche per la prevenzione culturale della violenza, e sempre in Consiglio è passato all’unanimità un altro odg che approva finanziamenti continuativi e certi per la legge sull’Altraeconomia.

Iniziamo a guardare, quindi, ad una Regione veramente Green, giusta e solidale. Capisco le preoccupazioni dei sindacati su l’aumento dell’Irpef ma la modulazione uscita dal Bilancio regionale riesce a limitare l’impatto dell’imposta sulle famiglie in difficoltà del Lazio.

Proseguiremo nell’azione di razionalizzazione e taglio dei costi, a cominciare proprio da quelli della politica, per riuscire a ridurre il prima possibile ulteriormente l’entità di quella tassa.

22 Dic, 2013

Cie di Ponte Galeria: situazione disumana, intervenga subito il Governo

Questa mattina sono stata in visita al Cie di Ponte Galeria, dove ieri nove ragazzi si sono cuciti la bocca per protestare contro lo stato detentivo in cui si trovano senza aver commesso alcun reato. Ho parlato con alcuni di loro e mi hanno chiesto un’unica cosa: di poter uscire, di tornare ad essere liberi.

In particolare, mi sono trattenuta con Kerim, 26 anni, arrivato dalla Libia dopo aver pagato 4000 euro quel viaggio della speranza che ormai abbiamo imparato a conoscere anche troppo bene. Anche Kerim, un mese fa, è sbarcato a Lampedusa. Ha iniziato a lavorare, poi, per effetto di una delle peggiori leggi di questo Paese, la Bossi-Fini, si è ritrovato rinchiuso dentro la “nostra Lampedusa”, a Ponte Galeria.

Lo stato detentivo dei reclusi nel Cie, la condizione di totale isolamento e la negazione dei diritti umani, è palese: per raggiungere le gabbie attraverso le quali sono riuscita a parlare con i ragazzi, ho dovuto oltrepassare diverse porte chiuse come i cancelli delle carceri, gli stessi detenuti possono sì muoversi dentro le diverse aree del Centro ma lo fanno sempre all’interno di altissime recinzioni invalicabili.

Da ieri, oltre ai nove ragazzi con le bocche cucite, tutti i reclusi nordafricani, dei 61 trattenuti nell’area riservata agli uomini nel Cie, sono anche in sciopero della fame e alcuni di loro stanno anche saltando le terapie mediche. A detta dello stesso direttore del Centro, Vincenzo Lutrelli, la situazione stavolta è seria, i giovani immigrati  sembrano intenzionati ad andare avanti fino a che non otterranno risposte.

Per questo, ribadendo la necessità di un’immediata cancellazione della legge Bossi-Fini, chiedo nel frattempo un intervento immediato del governo sull’emergenza Ponte Galeria, per porre fine a una situazione disumana. Come consigliera regionale presenterò a breve una mozione che impegni in questo senso la giunta regionale e garantisca un impegno per il monitoraggio e la trasparenza di tutto ciò che accade all’interno del Cie.

20 Dic, 2013

L’emendamento sul gioco d’azzardo va eliminato

Da parte mia il massimo sostegno alla proposta dei consiglieri Olimpia Tarzia e Rodolfo Lena di inserire un ordine del giorno in Consiglio regionale per chiedere al Governo di intervenire con urgenza alla eliminazione dell’emendamento sul gioco d’azzardo.

Abbiamo approvato in Consiglio una legge di civiltà basata proprio sul contrasto a questo tipo di attività, spesso illecite, che producono ludopatia e grave disagio sociale ed economico nelle famiglie. Questo emendamento invece, penalizzando le Regioni che si sono schierate contro il gioco d’azzardo, si pone a vantaggio delle grandi lobbies delle slot machines andando incontro agli interessi delle organizzazioni criminali e mafiose.

Per questo sottoscrivendo appieno la decisa presa di posizione del Presidente Zingaretti contro qualunque norma statale che possa favorire il gioco d’azzardo, ribadisco il nostro convinto ‘NO’ a provvedimenti del genere.

17 Dic, 2013

Regione e sindacati insieme per un nuovo modello

Un’iniziativa partecipata e positiva, tanto più importante perché si è svolta alla vigilia del tavolo di rientro sulla sanità del Lazio. Oggi CGIL, CISL e UIL da una parte e la Regione Lazio dall’altra hanno segnato una tappa fondamentale del percorso verso un nuovo
modello sanitario regionale. Bene ha detto il Presidente Zingaretti intervenendo all’assemblea dei quadri e dei delegati della sanità pubblica e privata, è questo il momento giusto per iniziare a lavorare insieme puntando al superamento del commissariamento del settore della sanità laziale.

Per fare questo l’avvio di un momento costante di confronto e partecipazione fra la cabina di regia e le forze sindacali è un’ottima notizia, credo che questa unione farà la forza per affrontare il piano di rientro senza subalternità come la nuova amministrazione regionale ha già iniziato a fare. In questo quadro particolarmente importante è l’impegno ribadito oggi da Zingaretti per la stabilizzazione dei precari e per il sostegno a ogni moratoria necessaria alla salvaguardia dei posti di lavoro. Anche lo stato d’agitazione dei lavoratori CGIL CISL e UIL della sanità annunciato oggi credo vada letto in questa direzione: un forte impulso verso una nuova stagione di diritti e dignità per i lavoratori e i pazienti del Lazio.

17 Dic, 2013

I bandi della Regione valorizzano il settore della ricerca

Con il bando dedicato agli enti scientifici la Regione risponde concretamente alle necessità delle Università e degli enti di ricerca pubblici e privati del Lazio. La ricerca è il nostro futuro, per questo è assolutamente necessario investire sempre più risorse economiche per valorizzare questo fondamentale settore.

Tra i compiti delle Istituzioni io credo ci sia quello di valorizzare le risorse presenti sul nostro territorio, specie quelle umane, mettendo in campo tutte le energie per sconfiggere il precariato, che ormai sembra diventato una consuetudine quando si parla di ricerca. In questo senso il
bando presentato oggi dall’assessore Smeriglio va nella direzione giusta, che è anche l’unica possibile: cercare di far emergere le eccellenze del nostro territorio ed offrire sempre maggiori opportunità di crescita e buona occupazione al Lazio.

12 Dic, 2013

Ambulatorio Medicina Solidale Tor Bella Monaca: ripristinare subito acqua e riscaldamento

Non può e non deve accadere a Roma. Da ieri l’ambulatorio di Medicina Solidale  e delle Migrazioni attivo presso via Aspertini nel sesto municipio, nei locali dell’ex centro anziani, è senza acqua e senza riscaldamento; l’Acea si è infatti presentata presso i locali di Tor Bella Monaca staccando l’utenza e – da quanto ci riferiscono gli operatori sanitari dell’ambulatorio  – portando anche via con se il contatore. Oggi a Roma la temperatura ha raggiunto i 5 gradi centigradi, sempre oggi nell’ambulatorio di Medicina Solidale erano previste le visite neonatali, pediatriche e ostetriche quindi la prima conseguenza del distacco dell’Acea ha comportato che questa mattina bambini anche molto piccoli e donne incinte sono state accolte dentro locali freddi e privi di acqua, senza la possibilità di essere visitati.

La situazione del Servizio di Medicina Solidale è complessa e si trascina da tanti, troppi anni senza trovare una soluzione. E’ arrivato il tempo in cui tutti i soggetti coinvolti, a partire dal Comune di Roma, il Policlinico di Tor Vergata e lo stesso sesto municipio si siedano intorno a un tavolo per mettere in sicurezza un servizio ambulatoriale che assiste in media 10000 pazienti l’anno tra cui 2000 bambini, tutti concentrati nelle fasce più fragili della popolazione e in uno dei territori più complessi della città di Roma.

Nel più breve tempo possibile, in ogni caso, faccio appello affinché l’Acea riattivi immediatamente il servizio idrico in via Aspertini: ciò che è accaduto è inaccettabile e disumano. A quanto pare per una bolletta di 40 euro non pagata si colpiscono donne e bambini in uno dei loro diritti costituzionali più importanti: il diritto alla salute.

10 Dic, 2013

Iniziato oggi il percorso d’esame della legge 328

E’ iniziata oggi in commissione Politiche Sociali e Salute l’esame del testo di legge sul “Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio”, per il recepimento della legge quadro 328 sui servizi sociali. Si tratta di un passaggio fondamentale per la nostra Regione per tre ordini di ragioni: in primo luogo perché è una norma attesa da 13 anni dai cittadini, dalle famiglie e dalle associazioni del nostro territorio che a questo punto ci chiedono di dare finalmente risposte ai loro bisogni e alle loro istanze.

In secondo luogo una legge che interviene in maniera così importante sul sociale è una fondamentale risposta alla crisi economica che anche il Lazio sta vivendo e che consegna sempre più ampie fasce di popolazione alla marginalità e alla solitudine.

Infine, la legge sul sistema integrato dei servizi sociali ha un ruolo fondamentale nella prevenzione e quindi nell’integrazione con le politiche per la salute. Per questi motivi, ci aspetta un grande lavoro in Commissione, a partire dalle audizioni.

E’ in questo ambito che dovremmo essere capaci di conciliare ulteriori approfondimenti della legge con i tempi rapidi per la sua approvazione.

07 Dic, 2013

Pieno sostegno a “Love is right”

Il mio sostegno e la mia più convinta partecipazione alla manifestazione di questo pomeriggio 7 dicembre, lanciata da un cartello di sigle e di associazioni per affermare i diritti di tutti, senza compromessi.

Un’iniziativa che mi trova in piena sintonia, ancora una volta in piazza contro l’omofobia e per difendere i diritti, la dignità  e l’autodeterminazione delle persone gay, lesbiche e transessuali. Basta nascondersi dietro ipocrisie e opportunismi per non riconoscere i diritti fondamentali che vanno invece garantiti ed estesi a tutti.

Il tempo è questo anche per rimarcare quella che vogliamo sia la nostra realtà: una Regione Lazio aperta, solidale e accogliente dove a tutti siano garantite la propria libertà e le proprie scelte.

06 Dic, 2013

Firmato il verbale di accordo tra il Policlinico e i lavoratori delle cucine

Oggi pomeriggio la complicata vicenda dei lavoratori del settore ristorazione del Policlinico Umberto I ha trovato una prima significativa svolta. La firma del verbale tra il direttore generale del Policlinico, la regione Lazio e le organizzazioni sindacali è davvero una buona notizia. Una intesa quella di oggi che arriva dopo settimane delicatissime e di lavoro intenso da parte di tutti i soggetti coinvolti, a partire da una parte dalla Cabina di regia della sanità e dell’assessorato al Lavoro della Regione Lazio, dall’altra dalla mobilitazione dei lavoratori delle cucine.

L’accordo raggiunto si impegna a mettere al riparo molte famiglie che in queste settimane hanno temuto per il proprio posto di lavoro. Prevede, infatti, di costituire un osservatorio a cui parteciperanno l’assessorato al Lavoro, la Cabina di Regia della Sanità, l’azienda ospedaliera romana e tutte le organizzazioni sindacali, al fine di monitorare il rispetto degli accordi contrattuali e le garanzie occupazionali dei lavoratori utilizzati nel servizio di ristorazione.

Dal canto loro i lavoratori hanno assicurato che le cucine torneranno libere ed agibili, dopo più di due mesi di presidio in cui comunque non hanno mai interrotto il servizio di preparazione e di somministrazione dei pasti ai pazienti. Sono molto soddisfatta: i lavoratori non devono assolutamente subire ripercussioni di una malagestione che in questo caso come in molti altri si trascina da anni.