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23 Gen, 2014

Cannabis: legalizzare per togliere reddito alla criminalità

Insieme al collega Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti) ho firmato con grande convinzione e piena sintonia la mozione Agostini che prevede la legalizzazione della cannabis per uso ricreativo e non solo medico. Un passaggio necessario con cui si evidenzia il ritardo in cui versa il nostro Paese anche su questo tema, come su tutti i più importanti diritti civili che vanno dal divorzio breve, allo ‘ius soli’ al riconoscimento delle unioni civili, alle coppie di fatto.

Nello specifico crediamo sia da “fumati” ignorare che la legalizzazione della cannabis rappresenti il primo passo per togliere alla criminalità organizzata una delle più proficue fonti di reddito e allo stesso tempo permette di diminuire sensibilmente il numero di uomini e donne all’interno del sistema carcerario. Come consiglieri di maggioranza non possiamo che amplificare l’appoggio alla mozione e chiedere al Presidente Zingaretti di lavorare per rendere la Regione Lazio un laboratorio innovativo della legalizzazione della cannabis.

21 Gen, 2014

Violenza donne: una legge all’avanguardia che migliora la nostra Regione

La V Commissione Cultura in Consiglio regionale dopo un iter serrato e denso di confronto ha licenziato oggi il progetto di legge 33 contro la violenza sulle donne. Una proposta all’avanguardia che definisce le norme per la creazione di una rete regionale contro la violenza di genere, prevedendo interventi integrati per il contrasto e le prevenzione di ogni forma di violenza.

Questa proposta di legge è innovativa anche perché è il risultato del confronto e dell’ascolto messo in atto dall’intera Commissione di decine di associazioni di donne e dei centri antiviolenza.  Anche per questo ne è scaturita una proposta concreta, che ha saputo allo stesso tempo fare proprie le ottime leggi già esistenti nella nostra Regione sulla materia e amplificare le richieste e i suggerimenti elaborati dalle donne impegnate sul territorio della nostra Regione, fino a dar vita a un testo unico contro il femminicidio.

Quello che oggi abbiamo licenziato e che ora attende il parere della Commissione Bilancio prima di andare in aula è un testo che  fornisce  strumenti concreti per promuovere interventi  capaci di  diffondere  la cultura del rispetto e della libertà delle donne: la scuola e l’attenzione a una cultura del rispetto tra uomo e donna, la formazione degli operatori, l’introduzione di elementi innovativi quali le case della semiautonomia e i progetti sui sex-offenders sono alcune delle principali norme approvate.

Nel disegno di legge è prevista poi l’istituzione di una cabina di regia, presso la Presidenza della Giunta regionale – che avrà il compito di predisporre un piano regionale, promuovendo l’attivazione di una rete tra istituzioni e associazioni. Un passaggio importante per  coordinare gli interventi che riguarderanno la violenza contro le donne e il sostegno alle  vittime e ai loro figli.

Il Piano triennale di lavori previsto dalla Legge 33 avrà come obiettivi oltre l’individuazione degli interventi, la definizione di criteri per la sperimentazione di servizi  introducendo modelli gestionali innovativi  che tengano insieme politiche sociali, sociosanitarie e quelle culturali.

Infine, un importante strumento contenuto nella legge è l’istituzione dell’”Osservatorio sulle pari opportunità  e la violenza di genere” che si occuperà anche del monitoraggio dell’applicazione delle politiche di genere con particolare attenzione al mondo del lavoro valutando l’impatto dell’efficacia degli interventi regionali. Fondamentale – tengo a precisarlo – sarà proseguire nello sforzo e nell’impegno già dimostrato dalla Giunta Zingaretti e da questa maggioranza nel destinare risorse vere e adeguate a sostegno del contrasto alla violenza di genere.

18 Gen, 2014

Da Zingaretti un impegno trasparente per la Regione

Il Presidente della Regione Zingaretti sta lavorando con serietà e trasparenza per portare la nostra Regione fuori dalle sabbie mobili in cui l’ha condotta la passata Giunta Polverini. Questo vale per la sanità, l’istruzione e ancor di più per i rifiuti. E’ bene ricordare che e’ in questa consiliatura regionale che si è riusciti a chiudere definitivamente Malagrotta. Un segno tangibile della poca deferenza verso il suo ‘Patron’.

Per questo ha fatto bene il Presidente Zingaretti a rispondere all’attacco del quotidiano “Il Messaggero” con una querela. La libertà di stampa non è assolutamente toccata quando si cerca di arginare campagne che ledono la dignità e l’onore delle persone e delle istituzioni che queste rappresentano.

Inoltre da consigliera regionale, ma anche da operatrice della comunicazione, trovo inaccettabile che si tenti di spostare l’asse della politica regionale sui rifiuti,  attraverso articoli di giornale che sparano titoli ad effetto senza essere agganciati a fatti comprovati.

Data la mia storia professionale non c’è ovviamente nessun tentativo di imbavagliare l’informazione, ma la volontà di difendere anche il diritto dei lettori del più importante quotidiano di Roma, ad avere un’informazione corretta ed equilibrata e non un giornale che diventa strumento di interessi diversi della sua proprietà.

18 Gen, 2014

Ottica di genere e pari opportunità per i fondi UE

Utilizzare la programmazione dei Fondi europei 2014-2020 per progetti realmente partecipati che sui tre assi inclusivita’ sostenibilità e intelligenza siano trasversalmente finalizzati alle politiche di genere, al raggiungimento effettivo delle pari opportunita e al sostegno dell’empowerment femminile. Cogliere l’occasione che ci viene data dall’Europa per realizzare nel Lazio una democrazia finalmente paritaria.

E’ stato un appuntamento importante l’iniziativa che si e’ tenuta alla Casa internazionale delle donne inserita all’interno di Lazio Idee, il percorso di ascolto del territorio pensato dalla Regione Lazio per una scrittura partecipata del nuovo programma sui Fondi sociali europei 2014-2020. L’obiettivo è quello di realizzare una programmazione dei fondi,  con un approccio di genere per la messa in campo e il sostegno di politiche attive e azioni positive per le donne.

Un confronto tanto più importante se si considerano i dati dell’occupazione e della disoccupazione femminile della Regione Lazio dove l’occupazione femminile è -20% di quella maschile e la disoccupazione femminile è del 12.1% a fronte di quella maschile del 9.8%  Tra i giovani la disoccupazione è del 35.6% fra le ragazze a fronte del 32% fra i ragazzi, i cosiddetti neet sono infine nel Lazio per il 23% giovani donne e per il 22% giovani uomini.

La strada tracciata dall’assessore alla formazione e università Massimiliano Smeriglio fa ben sperare perché prevede azioni concrete come la possibilità di assegnare un punteggio maggiore per i progetti più efficaci per le pari opportunità, l’utilizzo di set di indicatori per misurare la ricaduta di genere delle politiche,  la costruzione di una governance per coinvolgere competenze femminili nella costruzione e valutazione dell’utilizzo dei progetti.Una concreta possibilità di cambiamento per le donne e gli uomini del Lazio è alle porte, dobbiamo sfruttarla al meglio.

17 Gen, 2014

Grave sovraffollamento a Rebibbia

1762 detenuti in spazi in grado di alloggiarne 1250, 650 agenti in organico a fronte di un’esigenza di almeno 900 uomini.
Basterebbero solo queste due cifre per rendere evidente la situazione di grave sovraffollamento di Rebibbia Nuovo complesso, e sottoscrivere in pieno il monito lanciato dalla Ministra Cancellieri sulla necessità di accelerare i tempi per  sfollare le carceri e far diminuire il numero di suicidi dietro le sbarre”.

La situazione di sovraffollamento a Rebibbia è evidente anche solo camminando nei vari reparti del carcere. Particolarmente acuta quella
che nelle ex sale ping-pong, trasformate in dormitori dove, 13 detenuti sono costretti ad una convivenza ai limiti della dignità umana. Anche i servizi igienici risentono degli effetti del sovrautilizzo, dalle latrine alle docce i detenuti ci hanno raccontato che gli piove in testa e i muri sono letteralmente mangiati dall’umidità. Molto delicata anche la situazione sanitaria.

Pur in presenza di un reparto ambulatoriale di eccellenza e di un personale medico e infermieristico di alta professionalità, come testimoniato dagli addetti ai lavori, i servizi sono inadeguati a garantire un’adeguata assistenza ai detenuti. Mancano tra gli altri, psichiatri e psicologi: figure fondamentali all’interno degli istituti di pena. Occorre accelerare ogni procedimento capace di svuotare le carceri, a cominciare dai detenuti in attesa di giudizio, dagli stranieri reclusi per effetti della legge Bossi – Fini e dai tossicodipendenti vittime della ‘indegna’ legge Fini-Giovanardi.

Di sicuro non è garantito il diritto alla salute per quelli che sono, prima che reclusi, cittadini del nostro Paese. Nella nostra regione come denunciato dal Garante dei detenuti Angiolo Marroni, la diminuzione del sovraffollamento conseguente al Decreto Cancellieri, procede più lentamente che nelle altre regioni d’Italia, e nel frattempo drammaticamente detenuti più deboli e soli decidono di non poter proseguire oltre con la vita dietro le sbarre.

15 Gen, 2014

La delibera sulla casa importante passo per il superamento dell’emergenza abitativa

La delibera approvata oggi è la prima parte del piano straordinario per l’emergenza abitativa nel Lazio della Giunta Zingaretti. Solo l’inizio, quindi, di un percorso già tracciato per il rilancio delle politiche abitative nel territorio regionale e per il definitivo superamento del modello dell’assistenza alloggiativa ormai non più attuabile.

Un intervento per determinare il reale fabbisogno e di grande attenzione al disagio sociale di moltissime famiglie, soprattutto residenti a Roma, dove si assiste a continue operazioni di sfratto e a una drammatica carenza di alloggi. Degli oltre 257milioni di euro recuperati dai fondi ex Gescal, che la Regione ha messo a disposizione da subito, infatti, almeno l’80% sarà destinato alle emergenze della Capitale.

Il provvedimento, attraverso il recupero del patrimonio immobiliare pubblico, a cominciare da quello regionale, l’acquisizione di immobili privati a prezzi calmierati e il riuso degli edifici dismessi interviene anche sul contrasto della speculazione edilizia, incentivando però la ripresa del settore con lo stop al consumo di suolo.

In una sola delibera l’assessore Refrigreri dà una risposta ad una delle emergenze più dure del nostro tempo e inserisce il concetto di innovazione anche in questo campo: l’autorecupero e la rigenerazione urbana entrano da oggi a pieno titolo nel cuore delle politiche regionali.

13 Gen, 2014

Scup: un’esperienza da difendere e sostenere

Credo che esperienze come quella di Scup – Sport e cultura popolare a San Giovanni – siano da difendere e sostenere come esperimenti positivi che coniugano attività motoria, modello possibile di welfare a vantaggio di integrazione reale capace di mettere in relazione ed anche in movimento, settori diversi della città.

Sto seguendo la vicenda Scup dal momento di inizio della mia esperienza come consigliera regionale, e ancora una volta voglio garantire tutto il mio sostegno affinchè la vicenda Scup  trovi un’adeguata risoluzione. Voglio sottolineare che si tratta di un’esperienza di occupazione importante ed unica perché decisiva nella difesa di un pezzo di città da interessi speculativi e immobiliari, ma anche perché Scup rappresenta un vero presidio a difesa della salute pubblica.

A partire dal monito costante lanciato da esperti medici e nutrizionisti che spiegano l’insostituibile funzione dello sport e del movimento per la difesa della salute, del benessere fisico e la prevenzione delle malattie, difendere un luogo che permette la pratica sportiva a prezzi popolari mi sembra un passaggio importante verso quella città e quella Regione a misura di tutte e tutti che ci stiamo impegnando a costruire.

13 Gen, 2014

Diciamo basta alle aggressioni omofobe

E’ successo ancora una volta, ed una volta di più ci indigniamo e diciamo no ad una città ed una regione dove i diritti dei gay, lesbiche e transessuali  vengono calpestati o ancora peggio, fuor di metafora, presi a calci. Venerdì scorso è accaduto ancora una volta.

Come denuncia il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, a Ponte Garibaldi, un giovane attivista dell’associazione LuissArcobaleno è stato aggredito insieme ad altro ragazzo con cui stava trascorrendo la serata con insulti omofobi, calci e pugni da due turisti, probabilmente russi. La polizia prontamente chiamata a intervenire, non è giunta in tempo per fermare gli aggressori.

E’ l’ennesima violenza che siamo chiamati a denunciare in poche settimane, ed è davvero la goccia che può far traboccare il vaso. Credo sia necessario da parte di tutte le istituzioni e le istanze della società civile mettere in campo una sforzo all’unisono per condannare la violenza a cui quasi impunentemente sono sottoposti in forme diverse e molteplici gay, lesbiche, bisessuale e trangenderche vivono nella nostra città.

E’ inaccettabile assistere a questa escalation di violenza, che alza il livello di allarme e di attenzione nella comunità a cui ritengo sia urgente dare un segnale forte, rispondendo così anche a politici nazionali che nelle loro dichiarazioni pubbliche si dicono pronti a rinunciare a ruoli di governo, pur di bloccare qualsiasi avanzamento in tema di diritti per le coppie gay.

13 Gen, 2014

Policlinico Umberto I: monitoraggio della situazione e convocazione delle parti

Quello che sta accadendo in queste ore al servizio mensa del Policlinico Umberto I è semplicemente inaccettabile. Pasti serviti freddi, ritardi anche di 90 minuti, con i familiari costretti a portare il cibo da casa ai loro congiunti ricoverati. Scene non degne di un paese civile.

Chiediamo che il servizio delle cucine dell’ospedale più grande d’Italia venga ripristinato al più presto, senza caos e con tutta la qualità che spetta ai pazienti. Torniamo a chiedere anche il rispetto dei diritti dei lavoratori impegnati nelle cucine, che per altro per primi, grazie anche alle nostre denunce, avevano segnalato i possibili rischi nel cambio del servizio mensa oggi in mano alla ditta Innova.

La Regione Lazio intende proseguire con un monitoraggio continuo e attivo della situazione ed pronta anche a riconvocare tempestivamente sia la direzione del Policlinico che la società Innova ai fini del ripristino del servizio.

09 Gen, 2014

Necessario completare il rinnovamento dell’Arsial

“Concordo con quanto dichiarato dal Presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, sulla centralità e l’importanza di Arsial, un ente strumentale che negli scorsi anni ha più volte rappresentato esempio di cattiva gestione e che con l’attuale amministrazione invece sta trovando l’impegno e le risorse per una gestione virtuosa.
Le competenze e le capacità di Antonio Rosati sono ancora fondamentali per il risanamento dell’Agenzia regionale, prima di procedere ad un rinnovo della governance magari proprio nella direzione proposta da Coldiretti”. Lo dichiara in una nota Riccardo Valentini, capogruppo di Per il Lazio al Consiglio regionale.

“Tra le operazioni importanti che ha saputo mettere in campo Rosati – così Marta Bonafoni, consigliera di Per il Lazio, in una nota – tutte concentrate a restituire credibilità all’Ente, abbiamo troviamo di particolare interesse l’imminente pubblicazione dei bandi per l’utilizzo delle terre agricole abbandonate.
Il nostro Gruppo – prosegue Bonafoni – ha sottoscritto, infatti, una proposta di legge per favorire l’accesso alle terre di proprietà pubblica al fine di permettere un effettivo ricambio generazionale e la conservazione degli immobili a vocazione agricola, contrastando contemporaneamente il consumo di suoli che il disuso produce.
Arsial – conclude – rappresenta un Ente determinante per lo sviluppo dell’intera filiera agroalimentare della nostra Regione e per lo sviluppo nei nostri territori, serve quindi continuare sulla strada tracciata perché è garanzia di un nuovo modello di sviluppo nel settore agricolo”.