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15 Apr, 2014

#1oradamore, l’educazione sentimentale è fondamentale per rendere liberi ragazze e ragazzi

Aderisco e sostengo attivamente la campagna #1oradamore lanciata dalla deputata Celeste Costantino e m’impegno affinché diventi al più presto legge.

Sono infatti fortemente convinta che l’educazione sentimentale delle giovani generazioni rappresenti un passaggio unico e obbligato per il superamento dell’intolleranza e della violenza declinata nelle forme del sessismo, del bullismo e della sopraffazione di genere.

Come Regione Lazio, anche accogliendo le motivazioni di questa campagna, abbiamo previsto l’introduzione dell’educazione sentimentale nei nostri interventi previsti nelle scuole.

Siamo infatti convinti che, a cominciare dalla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne, ogni progetto vada accompagnato da un’azione di sensibilizzazione su i più giovani che li guidi per superare e azzerare i pregiudizi e i luoghi comuni che passano attraverso il linguaggio e gli stereotipi come quelli che stigmatizzano “un ragazzo che piange” o “una ragazza che si comporta come un maschiaccio”.

14 Apr, 2014

Con Tavolo Rom, Sinti e Camminanti fine politiche emergenziali e inizio politiche strutturali

Oggi è una buona giornata per i cittadini della Regione Lazio. Con la costituzione del “Tavolo regionale per l’inclusione e l’integrazione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti” finalmente recepiamo l’indicazione che ormai dal 2011 ci aveva recapitato l’Europa.

Con questo tavolo la Regione inizia un percorso che auspico di uscita definitiva dalle politiche dell’emergenza e straordinarie sui rom per entrare nell’ambito delle politiche ordinarie, strutturali, di lungo periodo. Sulla pelle dei cittadini d Roma e del Lazio, infatti, tutti, si è consumato negli ultimi decenni un micidiale circolo vizioso: quello fra una politica inefficace o addirittura incapace di aggredire la questione rom e un problema che sempre più si è andato delineando come “irrisolvibile”.

Non è così, la questione della fine delle politiche di segregazione dei Rom insieme a quelle della sicurezza di tutti possono e devono essere affrontate insieme. Attraverso l’inclusione dei Rom nel lavoro, nell’istruzione, nelle politiche sociali. Attraverso la difesa del loro diritto alla salute e contro ogni discriminazione. Attraverso infine il graduale superamento dei campi, veri moltiplicatori di problemi e di sperpero di risorse, soluzioni segreganti che ormai a trent’anni dalla loro istituzione hanno dimostrato di aver fallito.

Questa è una battaglia che si può vincere ma tutti insieme, coinvolgendo in maniera orizzontale e non dall’alto gli enti locali, le comunità e i comitati, le stesse popolazioni rom e sinte. Ancora una volta è l’Europa a offrirci una possibilità reale, con la programmazione dei fondi 2014-2020 che hanno come pilastro fondamentale proprio quello dell’inclusione sociale. Personalmente ce la metterò tutta nel dare il mio contributo per vincere questa scommessa. Che non è semplice, ma neppure definitivamente persa.

 

12 Apr, 2014

Avviato il percorso di dialogo tra il Coordinamento degli esternalizzati della Sanità e la Regione Lazio

Le istanze ascoltate ieri dal Coordinamento degli esternalizzati della sanità del Lazio sono reali, vere, domande che attendono giustamente risposte.

Durante l’incontro avuto con Egidio Schiavetti della cabina di regia della Sanità abbiamo ascoltato le storie degli esternalizzati del Sant’Andrea, della Asl Roma D, dell’Ifo e del Policlinico Umberto I e abbiamo individuato due emergenze prioritarie: la situazione dell’Ifo, che da gennaio ha cambiato appalto, e quella dell’Umberto I, in particolare di quei lavoratori che hanno un contratto con la cooperativa Osa (Operatore Socio Assistenziale) in scadenza a luglio.

E’ stato stabilito un percorso scandito da tre tappe.

La prima è datata 16 aprile: in occasione dalla riunione mensile tra la Cabina di regia, la Centrale unica degli acquisti e i nuovi dg, chiederemo loro di farci pervenire una fotografia del fabbisogno di personale delle singole strutture Asl, un’analisi dei costi che si affronterebbero per internalizzare gli esterni ed infine, le date esatte di scadenza degli appalti.
Sulla base dei dati ricevuti, la Regione valuterà caso per caso, così da poter dare un orientamento al netto del piano di rientro.

La seconda tappa sara’ l’audizione del Coordinamento calendarizzata per il 6 maggio in Commissione Sanità alla Pisana. Infine, terzo ed ultimo appuntamento, una seconda convocazione del tavolo di ieri da fissare la prima data disponibile tra il 15 ed il 20 maggio.

La Regione e’ quindi consapevole che quello che si viene a costruire con il personale interno e’ un rapporto di maggiore fiducia e produttività e l’obiettivo dunque deve essere sicuramente quello dell’internalizzazione, ma il come arrivarci e quando lo sapremo dopo aver analizzato dei dati finalmente precisi. Sempre guardando a due convinzioni inossidabili: il diritto alla salute dei cittadini accanto al diritto a un lavoro buono e dignitoso.

12 Apr, 2014

Siamo a fianco dei lavoratori Ce. Fi.

In vista del presidio del prossimo lunedì alla Regione Lazio, annunciamo la nostra presenza ed il sostegno ai lavoratori della “Fisioterapia e riabilitazione Ce.Fi” coinvolti nella vertenza.
Vogliamo rilanciare il grido d’allarme dei lavoratori della “Fisioterapia e riabilitazione Ce.Fi”, una struttura accreditata per la riabilitazione sul territorio di Ciampino che rischia di chiudere. Le cause sono diverse – ritardi nei pagamenti da parte delle Regione, i continui tagli al budget sommati ad una cattiva gestione – ma gli effetti rischiano di essere devastanti.

Quaranta lavoratrici e lavoratori tra terapisti, amministrativi e medici senza impiego e 143 posti di riabilitazione ambulatoriale che andranno a sparire, con pazienti con le cure interrotte e costretti a mettersi in lista d’attesa in altre strutture di riabilitazione. Una conclusione che come consiglieri regionali impegnati sul territorio a difesa dei pazienti e dei lavoratori vogliamo scongiurare ad ogni costo.

Infatti, seppur consapevoli delle tante criticità del nostro sistema sanitario e della necessità di scelte di razionalizzazione soprattutto nell’ambito della riabilitazione ambulatoriale, vogliamo assicurare il nostro impegno a tutto campo affinchè si possa scongiurare la parola chiusura per questa struttura che, attiva da trenta anni ha garantito a centinaia di cittadini le prestazioni a loro necessarie.

Saremo accanto a loro nel presidio cittadino che hanno convocato per lunedì 14 aprile e allo stesso tempo ci siamo attivati presso gli uffici competenti per individuare soluzioni in grado di riaffermare il diritto alla retribuzione e il diritto alla salute.

 

11 Apr, 2014

RU486, sulla salute della donna massimo impegno di tutti

Una notizia tristissima come quella della donna di 37 anni morta all’ospedale Martini di Torino, non può in nessun modo essere usata per interferire nel dibattito avviato nella nostra Regione sulla pillola RU486.

Il farmaco, come confermano le evidenze scientifiche, viene usato da tempo in tutto il mondo, con vantaggi per le pazienti, registrati sotto molteplici aspetti.

L’Organizzazione mondiale della sanità inoltre ha attestato che la pillola abortiva ha un’incidenza nella pericolosità analoga a quella dell’aborto chirurgico che comunque non esclude in nessun modo il verificarsi di eventi drammatici come la morte della paziente.
La RU486 è stata assunta da decine di milioni di donne nel mondo, 40000 in Italia, con il verificarsi di 40 decessi.
Nel caso particolare della donna di Torino, che tra l’altro è morta mentre si trovava in ospedale, bisogna a mio avviso attestarsi a quanto dichiarato dal direttore dell’ospedale sulla correttezza delle procedure applicate e attendere che la magistratura accerti le cause del decesso.

Ciò che bisogna evitare – soprattutto pensando a tutte le donne che in questi momenti stanno intraprendendo un’interruzione di gravidanza – è di usare quest’evento luttuoso come una clava per colpire il percorso avviato nella Regione Lazio per il rafforzamento delle politiche a sostegno del diritto alla salute delle donne.

09 Apr, 2014

Rom: il linguaggio è il primo passo per garantire i diritti

Lo sostengo da sempre e sono ben lieta che il sindaco Marino lo abbia reso ufficiale; il linguaggio rappresenta il primo momento per affermare diritti o al contrario sancire discriminazioni. E cosi è stato fino ad oggi con la parola “nomadi” abusata da anni, soprattutto come aggettivo peggiorativo di scellerate decisioni amministrative.

Le comunità che vivono sul nostro territorio comunemente definite “nomadi”, cioè senza dimora stabile, sono in realtà prevalentemente comunità Rom, Sinti e Camminanti stanziali.

Sono convinta che uno dei fattori centrali per il superamento delle discriminazioni sia quello culturale e che, anche attraverso questa apparentemente semplice attenzione terminologica si possa andare nella direzione di vere politiche d’inclusione. In questa direzione come giornalista mi sento di lanciare un appello per l’uso di un linguaggio non discriminatorio anche agli operatori dell’informazione che invocando una necessaria sintesi continuano, perpetrando un errore non solo sintattico, a titolare le notizie con la parola “nomadi”.

09 Apr, 2014

Legge 40: finalmente una scelta di civiltà e umanità

Il divieto di fecondazione eterologa è finalmente caduto. La Corte Costituzionale, infatti, ha dichiarato l’illegittimità della norma della legge 40, che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità. Si tratta di una pronuncia attesa da anni, di grandissimo valore civile e umano.

Una vittoria per tutte le coppie che hanno cercato inutilmente in questi anni, a volte disperatamente, di realizzare il proprio desiderio di avere un figlio.

Questa decisione,infatti, restituisce loro la libertà che possedevano prima dell’introduzione dell’assurda legge, di accedere alla fecondazione e all’impianto in Italia senza più dover affrontare i costi e i disagi di una procreazione assistita all’estero. Ora la parola spetta al Parlamento, speriamo nel buon senso dell’Aula.

08 Apr, 2014

L’aggressione ai gruppi Sel e Pd in Comune è un atto grave che allontana da giuste recriminazioni

Quanto accaduto è un atto gravissimo. Un’aggressione nemica dei movimenti che allontana dalle giuste recriminazioni di tanta gente sul diritto all’abitare.

Esprimo la mia solidarietà e vicinanza a Gruppi Sel e Pd che sono stati danneggiati e ai lavoratori che hanno subito minacce e aggressioni. La violenza non deve mai trovare spazio né giustificazione.

07 Apr, 2014

Austerity e politiche sanitarie: partito percorso comune con le associazioni

E’ partito dalla Commissione politiche sociali del Consiglio Regionale un percorso comune di analisi e prospettive che ha coinvolto Amref, Ipasvi, FNOMCEO questa mattina per la prima volta raccolti intorno ad un tavolo a discutere di austerity, politiche sanitarie e futuro della cooperazione internazionale.

Una mattinata di confronto davvero unica che ci ha dato la possibilità di allargare lo sguardo a una visione futura della sanità regionale, impegnati come siamo quotidianamente a far uscire la Regione Lazio dalle “secche” in cui l’ha condotta una cattiva gestione passata nonché un Piano di rientro che ha già lasciato nel Lazio troppi segni negativi, a partire da quelli prodotti dai tagli lineari. Non può sfuggirci che la soluzione può arrivare solo attraverso una lettura “glocale” in grado cioè di leggere le criticità locali attraverso la lente della globalizzazione.

E in sanità questa è una verità inconfutabile come pure hanno ribadito molti degli interventi di oggi. Non si possono applicare tagli lineari senza avere la misura di quelli che saranno gli effetti economici e sociali provocati da quei tagli. E questo vale soprattutto per la cooperazione internazionale, con investimenti e interventi sempre più ridotti. Il piano di rientro nel Lazio ha di fatto ridotto la qualità dei servizi, e le prospettive lavorative del personale. Dal 2006 ci sono state 500 nuove assunzioni a fronte di 6500 interruzioni di rapporti di lavoro.

Da qui stiamo tentando di ripartire anche con tematiche che ci portano con lo sguardo lontano, consapevoli che la soluzione della crisi non può essere circoscritta nei nostri confini. Per questo ci impegniamo a proseguire il lavoro iniziato oggi, convocando le realtà coinvolte in atti formali come le audizioni.

L’impegno è anche quello di arrivare ad una mozione che sappia raccogliere le voci degli operatori della cooperazione, dei medici e degli infermieri per portarle in Consiglio Regionale, alla luce delle raccomandazioni che ci arrivano anche dall’Europa nonché dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

04 Apr, 2014

Sul Piano regionale energetico partire dall’efficienza

Dobbiamo mettere il Lazio al centro di una transizione verso un nuovo modello energetico, che guardi a ciò che l’Europa ci chiede su questo tema ma che allo stesso tempo coinvolga in prima persona i cittadini della nostra Regione in un ampio processo partecipato di riconversione energetica. E’ questa la principale indicazione che ci è arrivata dalla due giorni di convegno organizzato dal Gruppo per il Lazio in regione.

Servono cambiamenti strutturali nella trasformazione del nostro sistema energetico un serio processo di decarbonizzazione e di riconversione industriale di tutto il territorio, il disaccoppiamento del binomio tra consumi energetici e crescita economica, il rilancio di un grande piano del lavoro legato alla riconversione, lo sviluppo di nuove infrastrutture, l’incremento delle rinnovabili. Il tutto in un quadro di efficienza energetica sui nuovi edifici e nella riqualificazione dell’esistente.

Il Lazio sul piano energetico sconta un grave ritardo che però può diventare un’opportunita’ per partire col passo giusto, quello della lungimiranza. A partire dalle linee strategiche già allo studio della giunta Zingaretti.