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25 Feb, 2014

Premio donne, pace e ambiente Wangari Maathai

Giovedì 6 marzo, ore 18.00
Casa Internazionale delle donne
Via della Lungara, 19 – Roma

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L’associazione A Sud in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne e con il sostegno della Commissione delle Elette del Comune di Roma presenta la terza edizione del Premio Donne, Pace, Ambiente Wangari Maathai.

A ridosso della celebrazione dell’8 marzo, il premio ha l’obiettivo di testimoniare e dare un riconoscimento istituzionale alle donne impegnate in Italia nelle battaglie in difesa della pace, dei diritti di genere e dell’ambiente. Durante l’iniziativa, che si terrà il prossimo 6 marzo 2014 presso la sede della Casa Internazionale delle Donne a Roma, quattro realtà italiane impegnate nella difesa dei diritti dei cittadini, dei territori e dell’ambiente riceveranno, come riconoscimento per il loro impegno civile e politico, i PREMI ARIA, ACQUA, TERRA E FUOCO. A ritirare il premio saranno altrettante donne attiviste, in rappresentanza di tali realtà.

Sarà inoltre consegnato in questa occasione il Premio Speciale “Giornalismo Ambientale” intitolato alla memoria di Carla Ravaioli, maestra di vita e di lotte scomparsa recentemente.
LA STORIA DEL PREMIO

Il Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai nasce su iniziativa di A Sud nel 2012 e giunge quest’anno alla sua terza edizione. Dal 2013, ad assegnare il premio è una commissione allargata formata da rappresentanti di organizzazioni, associazioni, comitati e centri anti violenza che lavorano sulle questioni di genere.

Già a partire dalla sua prima edizione, il premio ha costituito occasione per conferire un riconoscimento simbolico utile a dare visibilità a situazioni spesso conosciute nelle quali molte donne sono coinvolte, spesso per organizzare progetti e mobilitazioni sociali in difesa del territorio. Molte di queste donne sono in pericolo proprio a causa dell’invisibilità a cui sono sottoposte. Istituire un Premio e costruire un’iniziativa pubblica patrocinata da un’importante istituzione come il Comune di Roma ha costituito inoltre opportunità di diffusione di temi e di sensibilizzazione della cittadinanza, sistema di protezione di situazioni critiche che attraverso il riconoscimento istituzionale e la visibilità internazionale, possono prevenire eventuali ritorsioni.

Nel contesto attuale risulta sempre più urgente incrociare i temi della pace e della solidarietà con quelli dei diritti di genere e ambientali. Parlare di ambiente e di impatti di disastri ambientali oggi vuol dire parlare di donne, le prime vittime dei conflitti ambientali ma anche sempre più spesso le prime leader di proteste in difesa della terra.

Ci sono donne che possono essere considerate eroine al pari dei grandi eroi del passato. Una di esse, a cui è dedicato il premio, è senz’altro Wangari Muta Maathai, prima donna africana a ricevere il Nobel per la Pace nel 2004, che dichiarò al momento della premiazione: «Non ci può essere pace senza sviluppo sostenibile e non ci può essere sviluppo senza uno sfruttamento sostenibile dell’ambiente. La protezione dell’ecosistema deve essere considerata un mezzo per garantire la pace, in Paesi dove la scarsità delle risorse genera inevitabilmente instabilità politiche e sociali». Wangari Maathai, deceduta il 25 settembre 2011 a Nairobi, Kenya, ha lottato per più di 30 anni in difesa dell’ambiente e dei diritti delle donne ed ha contribuito in maniera significativa alla democratizzazione della sua nazione.

25 Feb, 2014

Conferenza stampa di presentazione legge Regionale n. 33 contro la violenza sulle donne

INVITO STAMPA

Conferenza stampa di presentazione legge Regionale n. 33 “Norme per la creazione della rete regionale contro la violenza di genere e per la promozione della cultura dell’inviolabilità del rispetto e della libertà delle donne”.

Venerdì 7 marzo alle ore 14.30 presso la sala Tevere della Giunta Regionale, via Cristoforo Colombo 212, l’assessore alle Pari opportunità Concettina Ciminiello, l’assessore alle Politiche Sociali Rita Visini, i consiglieri regionali Simone Lupi e Marta Bonafoni presentano la legge contro la violenza sulle donne approvata in consiglio il 5 marzo.

In occasione sarà presentata l’anteprima della mostra fotografica promossa del Consiglio regionale del Lazio “Mai più, insieme contro il femminicidio” che girerà in tutte le scuole del Lazio per spiegare la legge appena approvata e il fenomeno della violenza contro le donne.

La legge prevede l’introduzione di una cabina di regia, guidata dalla presidenza della Regione e l’istituzione di un Osservatorio per la Pari opportunità, l’attivazione di una rete regionale antiviolenza, l’apertura delle case rifugio in ogni provincia del Lazio, il consolidamento dei centri antiviolenza e l’introduzione delle case di semi autonomia e. Il tutto sarà finanziato con un fondo da un milione di euro.

25 Feb, 2014

EU 013. L’ultima forntiera

Mercoledì 5 marzo, ore 16.30
Sala della Protomoteca
Campidoglio – Roma

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Proiezione e dibattito sui Centri d’identificazione ed espulsione

“EU 013 L’Ultima Frontiera” è il primo film documentario girato all’interno dei Centri d’identificazione ed espulsione italiani (C.i.e.), dove ogni anno circa 8mila persone vengono trattenute per un periodo di tempo che arriva fino a 18 mesi, in regime di detenzione amministrativa, cioè senza avere commesso un reato penale e senza essere stati giudicati nel corso di un processo.

Protagonisti sono gli agenti della Polizia di Frontiera e i migranti irregolari. Grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Interno, le telecamere sono riuscite a entrare dove nessuno era arrivato prima. Dalla sala d’attesa del Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino dove vengono fatti sostare gli stranieri in attesa del respingimento, alle gabbie dei centri dove avvengono i rimpatri forzati.

Interverranno:

Erica Battaglia, Presidente V commissione Politiche Sociali
Francesco D’Ausilio, Capogruppo PD assemblea capitolina
Gianluca Peciola, Capogruppo Sel assemblea capitolina
Marta Bonafoni, Consigliera regionale “Per il Lazio”
Raffaella Cosentino, autrice e giornalista
Alessio Genovese, regista
Stefano Galieni, campagna LasciateCIEntrare

Modera: Luciana Cimino, giornalista

EU 013 l’Ultima Frontiera è stato realizzato dagli autori Raffaella Cosentino e Alessio Genovese, alla regia, grazie al sostegno di Open Society Foundations. Il film è stato girato all’aeroporto internazionale di Fiumicino, al porto di Ancona, e nei C.i.e. di Roma, Bari e Trapani.

Il documentario è stato presentato alla 54esima edizione del Festival dei Popoli di Firenze e all’International Film Festival di Rotterdam (Official Selection).

18 Feb, 2014

Senza Luce: rapporto sulle politiche della Giunta Marino, le comunità rom e sinte a Roma e il “Best House Rom”

Lunedì 3 marzo, alle ore 11
Ordine Nazionale dei Giornalisti
Via Parigi 11 – Roma

L’Associazione 21 luglio presenta Senza Luce, rapporto sulle politiche della Giunta Marino, le comunità rom e sinte nella città di Roma e il “Best House Rom”.

Senza Luce è un rapporto che si prefigge come obiettivo quello di esaminare se e come la nuova Amministrazione locale abbia iniziato a offrire, a otto mesi dal suo insediamento, risposte adeguate alle urgenti problematiche che riguardano gli oltre 8 mila rom e sinti della Capitale.

Contestualmente i curatori della ricerca hanno voluto operare un focus sul “Best House Rom”, un “centro di accoglienza” per soli rom, considerato dall’Associazione 21 luglio un luogo simbolo che incarna le conseguenze delle azioni sinora organizzate dalle autorità locali nei confronti di rom e sinti in emergenza abitativa.

Nel “Best House Rom”, situato in via Visso, nella periferia est di Roma, vivono attualmente più di 300 rom, di cui 200 minori. Tra questi gli uomini, le donne e i bambini sgomberati, nelle scorse settimane, dal “villaggio attrezzato” di via della Cesarina e dall’insediamento informale di via Belmonte Castello. Ad oggi gli sgomberi forzati realizzati dall’Amministrazione sono stati 17.

Il rapporto Senza Luce illustra inoltre un’esperienza di inclusione, recentemente realizzata sul territorio nazionale, che potrebbe rappresentare per l’Amministrazione romana una “buona pratica” da poter replicare nel contesto locale.

Alla presentazione del rapporto sono state invitate anche le autorità locali.