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10 Ott, 2015

La promozione della salute perinatale: una prospettiva multidisciplinare

Giovedì 12 novembre, ore 9.00
Sala della Protomoteca del Campidoglio
Roma

Al convegno parteciperanno psicologi, Ostetriche, Ginecologi, Pediatri, Neonatologi e Assistenti Sociali.

L’obiettivo del convegno sarà quello di favorire una riflessione condivisa sulla multidisciplinarietà quale risorsa per la promozione della salute perinatale.

Parteciperanno rappresentati delle Istituzioni fra cui Regione Lazio, Istituto Superiore di Sanità, Consulta dei Consultori e diverse categorie professionali, fra cui Ostetriche, Ginecologi e Assistenti Sociali.

Programma

09 Ott, 2015

Roma. Non si piange su una città coloniale. Note sulla politica romana

Giovedì 12 Novembre, ore 18.00
Esc – Atelier Autogestito
Via dei Volsci, 159 – Roma

Presentazione del libro di Walter Tocci

Roma. Non si piange su una città coloniale. Note sulla politica romana (goWare 2015)

Ne discutono con l’autore:

Marta Bonafoni

Augusto Illuminati

Cristian Raimo

Enzo Scandurra

LUM – Libera Università Metropolitana

“C’è una crisi capitale del governo della capitale che va al di là della grave patologia attuale e richiede un’analisi a ritroso non solo dei guasti delle giunta di destra, ma anche delle ambiguità e delle incompiute del riformismo precedente”. “Può sembrare quasi provocatorio – e non nascondo l’intenzione – proporre una discussione sul futuro della città quando incalzano le emergenze amministrative e il fallimento della classe politica. I problemi della vita quotidiana quasi mai si risolvono caso per caso se non si cambia il paradigma che li determina. Nasce il cambiamento solo se si prende congedo dalla contingenza per immaginare un’altra visione delle cose”.

“La politica non si è solo personalizzata, si è anche statalizzata, anzi i due processi si sono alimentati vicendevolmente. Nel trentennio che voleva privatizzare ogni cosa proprio la funzione politica curiosamente ha seguito il cammino opposto incistandosi nella macchina amministrativa e perdendo la linfa che un tempo veniva dal radicamento sociale e dalla produzione culturale. Il politico è diventato una sorta di funzionario che aderisce totalmente alla logica della burocrazia locale, nazionale ed europea. Viene meno quel distacco che è connesso alla capacità progettuale. Da qui deriva la crisi della cultura di governo – soprattutto della sinistra che ha più bisogno di progettualità – e l’identificazione delle pseudo riforme con l’ipernormativismo.”

Queste citazioni sono tratte dall’ultimo libro di Walter Tocci, Roma. Non si piange su una città coloniale. Note sulla politica romana, pubblicato da goWare nella primavera del 2015. Un lavoro che ha il pregio di ripercorrere criticamente, con estrema lucidità e piglio genealogico, la storia delle ultime amministrazioni romane, di centro-sinistra e di destra e che ha intravisto quello che da lì a poco sarebbe accaduto: la caduta, meglio, la destituzione dall’alto della giunta Marino.

Ancora di più, dopo le ultime vicende, Roma si presenta come una città coloniale. Non solo sul lato economico: una città fondata su uno sviluppo senza sedimentazione, su sacche crescenti di povertà e di lavoro gratuito, su fette consistenti di “capitale-mafia”. Ma anche sul lato politico: il nesso elettivo, il mandato democratico, sembrano cedere il posto a inedite forme di commissariamento manageriale della città. Due prefetti, chiamati a sostituire un sindaco che aveva già da tempo perso le basi del suo consenso sociale. Il tutto all’insegna di una logica che non dismette, ma che al contrario accentua, i tratti dell’emergenzialismo. Il mantra, attraverso il quale viene inaugurata la nuova gestione della città, è quello dei Grandi Eventi, dal Giubileo alla candidatura alle Olimpiadi del 2020. Una logica di carattere puramente amministrativo-prefettizio, che chiude gli spazi della discussione democratica e dell’azione politica. Una città che attraversa una crisi politica, sociale, economica, che sembra essersi definitivamente cristallizzata. Eppure, Roma può e deve riscattarsi. L’attuale scenario deve essere occasione per riaprire una discussione sul governo della città, sull’invenzione di nuove forme istituzionali, sul superamento dalle condizioni di povertà e di sfruttamento.

05 Ott, 2015

La sinistra che cambia

Il 7 novembre al Teatro Quirino i parlamentari della sinistra presentano un’altra idea d’Italia

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La legge di stabilità che il governo Renzi ha proposto al paese non risolve i problemi dell’Italia, sembra scritta con la mano destra e non mette al centro della scena i soggetti deboli che hanno pagato il prezzo piu’ alto della crisi.

Abbiamo affrontato in questi mesi passaggi difficili. Sempre dalla stessa parte: dalla battaglia sulla riforma della Costituzione al giudizio drastico sul Jobsact, dalla mobilitazione sulla Buona scuola alla domanda di una svolta radicale in Europa rispetto alle politiche di austerità.

Il merito è stato, è e sarà sempre la bussola – anche nelle differenze – che ci guiderà nelle scelte che dovremo assumere durante questa legislatura.

La natura della maggioranza che sorregge oggi il Governo Renzi ha acquisito sempre più le caratteristiche della palude trasformistica.

L’ingresso di Verdini e company nella alleanza costituente segna una ulteriore evoluzione di quel Partito della nazione teorizzato da tempo da Matteo Renzi, neocentrista e neocentralista insieme, che assume il principio della governabilita’ come valore in sé, al netto della cifra culturale delle opzioni che vengono messe in campo.

E produce anche uno sfregio mortale al messaggio che l’esito del voto nel 2013 aveva lanciato alla politica tradizionale e soprattutto al centrosinistra italiano: la necessità di agire una riforma della politica, di cambiare metodi e forme di partecipazione, di mettere fine alla degenerazione etica che aveva segnato la stagione declinante della II Repubblica.

Occorre promuovere uno schieramento della buona politica in questo Parlamento per condizionare i processi politici e avanzare una proposta credibile di alternativa di governo.

Lo possiamo fare se riusciamo a produrre un fatto unitario.

Un nuovo gruppo parlamentare non è la traduzione automatica della nuova soggettività politica della sinistra che tutti vogliamo costruire.

Un partito ha tempi più lunghi, ha bisogno di avere le radici ben piantate nella storia democratica italiana, necessita di fusioni calde e processi partecipativi reali, costruisce un programma fondamentale che attraversa stagioni parlamentari e aggredisce i grandi cambiamenti che caratterizzano il mondo.

Il Gruppo parlamentare è invece uno strumento a disposizione dei territori, un presidio istituzionale di competenze e di passione, un luogo di elaborazione di proposte per una sinistra di governo, riformista e radicale.

Uno spazio aperto, laico e plurale, dove le differenze debbono vivere ed essere valorizzate in un percorso collettivo.

Un gruppo dove possano abitare non solo le forze che espressamente vengono dalla tradizione della sinistra nelle sue varie articolazioni, ma anche chi ha ritenuto esaurito il suo percorso nel Movimento 5 stelle.

Un polo della Riforma della Politica che contrasti le politiche del Governo Renzi, competa sul terreno di un’opposizione di merito e non demagogica con il Movimento Cinque stelle e con il blocco delle destre, che si candidi a rappresentare l’espressione piu’ autentica dei valori contenuti nella nostra Carta Costituzionale, che sappia affrontare i prossimi appuntamenti – dalla legge di stabilita’ ai delicatissimi scenari internazionali che si aprono, dal quarto passaggio delle riforme costituzionali all’attacco al diritto di sciopero – dispiegando una capacità propositiva capace di attraversare il paese.

Abbiamo già avanzato alcune proposte importanti, tra cui il nostro piano per il lavoro: lo porteremo nelle piazze e nei luoghi di lavoro, sui territori e nei luoghi della sofferenza e del conflitto.

Troppe sono le urgenze del paese e troppe le domande a cui divisi non riusciamo più a rispondere.

Il tempo non è una variabile neutra se guardiamo cosa accadrà nel paese già nelle prossime settimane.

Si muovono già oggi gli studenti che domandano diritti e rispetto, i lavoratori del pubblico impiego in attesa di un contratto che rischia di trasformarsi in una mancia, le partite iva ancora una volta penalizzate, i pensionati a cui si chiede di aspettare un altro anno, gli amministratori locali falcidiati dai tagli.

Se vogliamo parlare una sola lingua con loro abbiamo bisogno di un’unica agenda di cambiamento.

E abbiamo bisogno di offrirla ora al Paese per movimentare un quadro politico statico che tende a fagocitare ogni spinta critica.

Se vogliamo trasformare la società italiana, se vogliamo promuovere equilibri piu’ avanzati nella battaglia parlamentare occorre essere disponibili a trasformare se stessi. Noi siamo pronti e lo faremo.

Vi aspettiamo sabato 7 novembre alle ore 10.00 al teatro Quirino a Roma per scrivere insieme una nuova pagina della storia della sinistra italiana.

02 Ott, 2015

Piazza dell’Antimafia sociale

Sabato 7 novembre, 15.00-19.00
Piazza Don Bosco
Roma

Dibattiti, incontri, laboratori, musica e aggregazione, per incontrarsi e raccontare i nostri percorsi di cambiamento, per costruire giustizia sociale e contrastare ogni giorno mafia e corruzione

Sabato 7 novembre Piazza Don Bosco e i giardini Piergiorgio Welby si animano delle attività delle associazioni del quartiere. E’ la Piazza dell’Antimafia Sociale, con dibattiti, incontri, laboratori, musica e aggregazione, per incontrarsi e raccontare i nostri percorsi di cambiamento, per costruire giustizia sociale e contrastare ogni giorno mafia e corruzione

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Siamo Cittadini/e, Associazioni, Comitati di Quartiere. Siamo la società civile che è stanca di vedere la propria Città quotidianamente in balia degli abusi del potere mafioso e della corruzione. Siamo stanchi di vedere una politica che si presenta alla cittadinanza, per un interesse mediatico o un tornaconto elettorale, noncurante dei reali bisogni dei cittadini/e della riqualificazione e decoro di quartieri lasciati in balia della criminalità organizzata.
Crediamo che una reale alternativa esista e possa essere trovata in un impegno comune fra cittadinanza e classe politica. Solo la partecipazione e l’impegno di tutti possono generare alternative alla corruzione, all’abbandono e al degrado dei nostri territori, al “mondo di mezzo” di Mafia Capitale, per sradicare alla base i meccanismi che hanno permesso la nascita ed l’affermazone dello strapotere delle mafie nella nostra città.

Crediamo che questo processo debba basarsi sulla ricostruzione di un sistema di welfare territoriale che parta dal reddito, strumento necessario per contrastare la marginalità sociale in cui le mafie trovano terreno fertile. Crediamo che debba tenere al centro la partecipazione attiva della cittadinanza, e ancora il contrasto alla speculazione edilizia e l’impegno ad utilizzare ii beni confiscati, e quelli pubblici inutilizzati, per finalità sociali.

Per questo abbiamo deciso di ritrovarci in piazza sabato 7 Novembre, per testimoniare attraverso laboratori, la musica, racconti, il lavoro che ognuno di noi compie ogni giorno, costruendo quotidianamente percorsi di cambiamento reale della società.

Contro tutte le mafie e la corruzione:
Partecipa anche Tu!

Programma
15.30 Banda Cecafumo
16.00 Inizio Laboratori
16.45 Rappresentazione “Oche del Campidoglio”
17.00 Interviste ospiti
18.00 Accensione Lampada della Legalità
18.15 Testimonianze
19.00 Concerto e letture

Iniziativa promossa da:
Cinecitta’ Bene Comune, Csl Piscine Torrespaccata, Da Sud, Diversamente, Gruppo Scout Roma 118 Agesci, Libera Presidio Roma VII, Link Roma, Spiazziamoli, Made In Jail, Officina Libera, Unione degli Studenti Roma,
Comunita’ Territoriale Vii Municipio Composto Dai Comitati di Quartiere:
Appio Alberone, Appio Claudio, Arco Di Travertino, Don Bosco, Centroni-Villa Senni, Casilina Vecchia-Mandrione, Campo Romano,CinecittÀ Est–Cinest, La Strada, Morena, Mura Latine, Nuova Tor Vergata, Osteria Del Curato, Porta Asinaria, Torre Di Mezzavia, Vermicino, Statuario-Capannelle, Gregna S Andrea, Tor Fiscale ’88
E Delle Associazioni: Consulta Inacasa-Quadraro, Insieme Fidam Cfr, Centro Di Ascolto L’Ellisse, Comitato Cittadini Di Viale Tito Labieno, La Torre Del Fiscale, Comitato Di Zona Quarto Miglio-Appia Antica, Comitato Per Il Parco Della Caffarella, Comitato 3No, Nuova Tor Vergata, Vivi Il Parco, VII Biciclettari

30 Set, 2015

Roma, non si piange su una città coloniale

Giovedì 5 Novembre, ore 18.00
Scuola Danilo Dolci c/o Agenzia Diritti
Via Luigi Montuori 5, Roma (Fermata Garbatella Metro B)

Giovedì 5 Novembre, dalle 18.00 alle 20.00, la Scuola Danilo Dolci  nella nuova sede presso l’Agenzia Diritti in Via Luigi Montuori 5, Roma (Fermata Garbatella Metro B) –  in collaborazione con Assessorato Politiche culturali, Intercultura e di Memoria Storica dell’VIII Municipio e Agenzia Diritti “Nuova Cittadinanza” – ti invita all’incontro sul tema:

Roma, non si piange su una città coloniale
Note sulla politica romana con Walter Tocci (deputato PD)

Partendo da un’esortazione ricavata dalla Meditazione Orale di Pier Paolo Pasolini che invita a non piangere su una città coloniale che, nel corso dei secoli, ha superato qualsiasi crisi, Tocci ci richiama alla necessità di continuare  a porci delle sfide ambiziose nel governo  della città, e a immaginare, in forma collettiva, il suo futuro.

La sede della Scuola Danilo Dolci è in Via Luigi Montuori 5, Roma (06/51882581), a Garbatella, dietro il Teatro Palladium e il CSOA La Strada, raggiungibile da Piazza Damiano Sauli accanto alla Scuola Cesare Battisti.

21 Set, 2015

Scuola Danilo Dolci

Mercoledì 21 Ottobre, dalle 18.00 alle 20.00
Agenzia Diritti
Via Luigi Montuori 5, Roma (Fermata Garbatella Metro B)

Fra passato e futuro. Nel passaggio di tempo fra il non più e il non ancora
Riflessioni politiche a partire da Hannah Arendt

con

Michele Nardelli Trentino, ex Consigliere Comunale Provincia di Trento, fondatore di Osservatorio Balcani Caucaso, Politica Responsabile e Territoriali ed europei

Le future date previste per il 2016 saranno, sempre di Mercoledì: 10 e 24 Febbraio, 9 e 23 Marzo, 6 e 20 Aprile, 4 e 18 Maggio

La Quota di Complicità per l’intero corso è di 30 euro, 20 euro per non occupati (per chi volesse sostenere il progetto 50 euro) e serve esclusivamente, pur non essendo obbligatoria, per viaggi e permanenza dei docenti che arrivano da fuori Roma.

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