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20 Mar, 2017

Progetto Susy

Venerdì 28 aprile 2017, ore 17.30
Scup
Via della Stazione Tuscolana, 84

* Saluti
* Riccardo Troisi – “Le sfide dell’economia sociale e solidale in Europa e nel Mondo. Presentazione risultati della ricerca progetto Susy”
* Monica Di Sisto – “Economia solidale e rapporti con le istituzioni locali : un’opportunità da cogliere”
* Tavola rotonda: confronto con le realtà di economia solidale e le istituzioni locali su “Quali prospettive per lo sviluppo dell’economia sociale e solidale a Roma e nel lazio ?” Coordina Gabriella D’Amico (Assobotteghe)

SUSY – SUstainable and Solidarity EconomY- è un programma di educazione non formale della durata di 3 anni, promosso in Italia dal COSPE e Fairwatch in collaborazione con numerosi partner provenienti da 23 paesi Europei:

Il progetto SUSY è un’opportunità per aumentare la consapevolezza sui meccanismi di interdipendenza che caratterizzano il mondo in cui viviamo e per promuovere una maggiore responsabilità, individuale e collettiva, rispetto ai modelli di produzione, distribuzione, consumo. Un’occasione per analizzare, dibattere, sostenere e rafforzare i principi e le pratiche di Economia Sociale e Solidale per la promozione di un modello di società più equo e giusto, partendo dalla conoscenza e dalla diffusione delle esperienze virtuose.

Uno degli strumenti utilizzati è la ricerca internazionale sulle buone pratiche di ESS “Economia trasformativa: opportunità e sfide dell’economia sociale e solidale in 55 territori in Europa e nel mondo” coordinata da Fairwatch. In questo sforzo, attualmente una delle più importanti ricerche sul tema, sono stati coinvolti 80 ricercatori, realizzate 550 interviste e mappate 1.100 pratiche di ESS che coinvolgono più di 13.000 persone.

Queste esperienze forniscono un quadro generale di come l’ESS può tradursi in pratiche concrete, coinvolgendo ambiti diversi – dall’agricoltura ai servizi- riflettendo le peculiarità di ogni contesto nazionale. La ricerca è stata condotta in 32 paesi, 23 dei quali sono Stati membri dell’UE (46 territori) e 9 paesi in America Latina, Africa e Asia (Bolivia, Brasile, Uruguay, Mozambico, Tunisia, Palestina, India, Malesia, Mauritius).

Per ulteriori informazioni sulla Ricerca Internazionale e altro visitate il sito web del progetto SUSY:
www.solidarityeconomy.eu

Mappa online SUSY
Ci sono molte alternative. Rendiamole visibili!!
La ricerca SUSY ha mappato 55 pratiche di ESS, ma ce sono molte di più!
In collaborazione con TransforMap, il progetto SUSY ha prodotto una mappa online dell’ESS in Italia e in Europa. Vai al sito http://www.solidarityeconomy.eu/susy-map/

19 Mar, 2017

#iostocongabriele

Sabato 22 aprile 2017, ore 11
Piazza del Quirinale

In queste ore, il nostro Ministero degli Esteri sta chiedendo alla Turchia che Gabriele Del Grande, fermato nella regione di Hatay il 9 aprile, ed ancora oggi detenuto in isolamento in un centro di identificazione ed espulsione nella cittadina di Mugla, sia rimesso in libertà, “nel pieno rispetto della legge”.

Anche noi di Baobab Experience ci uniamo alla mobilitazione per la liberazione di Gabriele, contrari come siamo a qualunque forma di limitazione della libertà di movimento di ogni persona e di ogni forma di repressione e censura su chi produce pensiero e informazione.

Allo stesso tempo, osserviamo ancora una volta come le dichiarazioni e le iniziative delle nostre autorità di governo e diplomatiche appaiano grottesche nella loro dissonanza con l’accondiscendenza con cui, appena un anno fa, con lo stesso governo turco verso il quale oggi richiediamo il rispetto della legge e dei diritti, abbiamo stipulato un accordo europeo sulle migrazioni che, per usare le parole di OXFAM in un suo recente rapporto, “non è possibile applicare senza violare gli standard internazionali in materia di diritti dei richiedenti asilo”, e che “mette a rischio i più elementari diritti umani”.

La nostra indignazione per la privazione della libertà di Gabriele è pari a quella con cui assistiamo alle meschine giravolte di chi non prova alcun imbarazzo a stipulare qualunque tipo di accordo con qualunque tipo di “governo” – capi tribali libici inclusi – a cui delegare lo sporco lavoro di bloccare le migrazioni con qualunque mezzo, e che senza nessuna vergogna alza la voce ogni qual volta la tutela del diritto sia difesa a voce alta solo in base al colore del passaporto di chi ne sia il titolare.

#iostocongabriele

https://www.facebook.com/events/1592313237475954/

iostocongabriele

10 Mar, 2017

La nostra salute è a rischio. Manifestiamo per tutelarla

Martedì 11 aprile 2017, ore 15.30
Piazza del Campidoglio – Roma

Alla vigilia della manifestazione di martedì 11 aprile in Campidoglio, promossa dal Coordinamento popolare Parco Archeologico Centocelle Bene Comune, abbiamo depositato oggi in Consiglio regionale un’interrogazione per chiedere al presidente della Giunta e agli assessori competenti quali iniziative intendano prendere nei confronti di Roma Capitale per avviare gli interventi di bonifica delle zone interessate dall’inquinamento, così come previso da un’ordinanza della sindaca Raggi.

Nonostante le ripetute denunce e sollecitazioni degli abitanti di quel quadrante, infatti, l’ordinanza capitolina emanata nel febbraio scorso non è mai stata applicata e tutt’oggi un’ampia zona del Parco è interessata dalla fuoriuscita di emissioni gassose dannose per la salute, provocate dalla combustione dei rifiuti interrati. Alla luce di questo, l’interrogazione chiede inoltre che la Regione Lazio solleciti l’Arpa a compiere ulteriori indagini ambientali, con particolare attenzione al suolo e alle falde acquifere, e indagini epidemiologiche per rassicurare la popolazione residente nelle aree limitrofe al Parco di Centocelle.

Di rischi per la salute parla anche una recente informativa diramata dalla Protezione Civile dove si fa presente che per motivi di ‘sicurezza e incolumità pubblica’ viene predisposta la chiusura di parte del Parco di Centocelle. Ci sembrano elementi sufficienti per chiedere subito un’immediata bonifica.