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“Il rigetto da parte della Corte Costituzionale del ricorso presentato da Roma Capitale – in merito alla delocalizzazione degli autodemolitori regolari, prevista dalla Legge di stabilità regionale del 2019 – conferma il percorso intrapreso dalla Regione Lazio per ridare dignità ad importanti aree della Capitale.

Nel caso del Parco archeologico di Centocelle, nel Municipio Roma V, attuare questa norma significa tutelare la salute e la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine, offrire – attraverso la delocalizzazione – una stabilità alle attività regolari ed al contempo favorire la realizzazione di un polmone verde per il quadrante est della Città, perfettamente integrato nell’Ecomuseo Casilino riconosciuto dalla Regione Lazio.

Il termine indicato nella Legge di stabilità regionale per l’individuazione delle aree e la conseguente delocalizzazione – di due anni – oggi è agli sgoccioli ed ancora una volta a prevalere sono le incertezze ed i ritardi. Ora che anche la Corte Costituzionale ha ritenuto “non fondate” le questioni sollevate da Roma Capitale, chiederemo una audizione in Consiglio regionale affinché su questa vicenda – come sollecitato anche dai comitati territoriali – possa esser fatta chiarezza, anche da un punto di vista amministrativo.

E’ oggettivo che l’amministrazione capitolina, su molteplici vertenze, abbia tenuto in ostaggio il futuro di intere porzioni della città. E’ arrivato il momento di voltare pagina e di tornare ad ascoltare le istanze dei territori che, in questi anni, hanno trovato davanti un muro”.

Così in una nota la consigliera regionale del Lazio Marta Bonafoni ed il consigliere del Municipio Roma V Stefano Veglianti.

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