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17 Feb, 2017

Teatro dell’Orologio, il Comune convochi un tavolo per la ripresa delle attività

E’ inaccettabile quanto sta accadendo a Roma in questi mesi e in queste ultime ore. All’indomani dallo sgombero del Rialto, questa notte è stata la volta del teatro Orologio, chiuso con l’intervento della Questura proprio in una giornata in cui andavano in scena tre spettacoli. Non passa giorno in cui questa città non perda quei pochi presidi culturali e sociali rimasti, lasciando al loro posto un vuoto incolmabile nel quale Roma si sta spegnendo sempre di più.

In questo caso, per di più, i gestori del teatro ce l’hanno messa tutta per risolvere il problema dell’uscita di sicurezza. Con uno sforzo economico e con un impegno non indifferente, sono arrivati vicini dall’aprire quell’uscita, ma poi sono stati fermati per il ritrovamento di reperti archeologici. Qualcosa si stava quindi muovendo e la volontà di cercare un’interlocuzione con le istituzioni l’hanno ribadita più volta. La chiusura del teatro si poteva evitare e la risposta istituzionale ora non può tardare ulteriormente.

Chiediamo per questo che il Comune di Roma convochi quanto prima un tavolo per la ripresa delle attività del teatro, in grado di garantire non solo un’offerta culturale importante per la città ma anche per la tutela della forza lavoro che il teatro Orologio, con i suoi dipendenti, ha sempre rappresentato.

17 Feb, 2017

A Roma ennesimo sgombero degno di Kafka

Alessandro Portelli, Il Manifesto

Più di un’ora di riunione fra l’assessore al patrimonio di Roma Capitale Andrea Mazzillo col suo staff da un lato del tavolo e dall’altro la delegazione delle associazioni che hanno sede all’edificio di via di Sant’Ambrogio, nel centro della Capitale. Un incontro seguito ai sigilli che le forze dell’ordine hanno apposto incatenando la sede, con un inatteso blitz giovedì mattina.

E un nome è venuto spontaneo alle labbra: Kafka. Una specie di universo surreale in cui ogni cosa è anche il suo contrario.

16 Feb, 2017

Almaviva, misure di ricollocamento una risposta per gli ex lavoratori

Le misure di ricollocamento per gli ex lavoratori della sede romana di Almaviva, presentate questa mattina dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti presso il ministero del Lavoro, rappresentano la volontà di dare una risposta a quei 1666 dipendenti che da dicembre sono senza lavoro.

L’Amministrazione regionale si è impegnata per trovare soluzioni che si traducano in un programma di orientamento, formazione e sostegno per gli ex lavoratori e in incentivi per le aziende che assumeranno a tempo indeterminato.

Il piano, rispetto alla cassa integrazione, punta dunque a un percorso di accompagnamento verso l’individuazione di un impiego e ci auguriamo possa davvero dare una risposta a chi oggi si trova senza prospettive.

16 Feb, 2017

“Sono tutto campo e camper”

Angelo Mastrandrea, Il Manifesto

Ogni mattina, all’alba, Carmelo V. si affaccia dal suo vecchio camper ed esce per andare al lavoro. Non deve spostarsi molto, visto che ha ottenuto dalla cooperativa agricola nella quale lavora la possibilità di parcheggiare nell’orto. La sua vita è così tutta roulotte e campagna.

In questo modo, sostiene, risparmia sull’affitto di una casa e pure sul cibo, fornito dal datore di lavoro in cambio di un obolo. Non è il solo a vivere in questo modo: per risparmiare tempo e caporali, i padroni delle terre provvedono ad alloggiare i braccianti nei campi in cui sono impiegati. Eccola, la nuova frontiera dello sfruttamento: dal container alla serra e viceversa, ventiquattrore su ventiquattro.

«Ora hanno messo i faretti nelle serre, se fate un giro di notte le trovate piene di persone che raccolgono i ravanelli in mazzetti da dieci-quindici», racconta Carmelo V., unico italiano a raccogliere zucchine dalla mattina alla sera nella campagne tra i comuni di Sabaudia e San Felice Circeo, nel basso Lazio.

15 Feb, 2017

Approvato un Odg per la valorizzazione dell’ex ospedale Forlanini

“Bene l’approvazione nel Bilancio dell’Odg finalizzato a dare seguito al progetto di valorizzazione dell’ex ospedale Forlanini dopo anni di abbandono, garantendone il carattere pubblico e scongiurando forme di speculazione ai privati.

Il testo impegna il Presidente, Nicola Zingaretti, e l’Assessora al Bilancio e al Patrimonio, Alessandra Sartore, a continuare il lavoro svolto fin ora per la valorizzazione del patrimonio dell’ex ospedale e per trovare un interlocutore pubblico, interessato alla riqualificazione complessiva del bene, che garantisca l’offerta di servizi pubblici sociosanitari e di attività amministrative, a servizio della collettività e del territorio.

Un atto che, così come sostenuto in Aula dalla stessa Assessora, è perfettamente in linea con quanto messo in campo dalla Giunta in questi mesi e che serve quindi a rafforzare quell’indirizzo. Se a questo aggiungiamo la disponibilità annunciata nei giorni scorsi dal Demanio di investire nel patrimonio pubblico con un progetto di rigenerazione urbana per l’ex ospedale Forlanini, possiamo ben dire che i passi in avanti sono molteplici.

Nessuna privatizzazione quindi ma recupero del patrimonio per fini utili alla collettività, mantenimento del suo carattere pubblico e, grazie ad una riformulazione suggerita dalla Giunta, nuovo e allargato coinvolgimento delle comunità locali per definirne l’uso e le funzioni future”.

E’ quanto affermano in una nota Gino De Paolis e Marta Bonafoni, Capogruppo e Consigliera di Si – Sel alla Regione Lazio.

15 Feb, 2017

Giuliano Pisapia presenta il manifesto di “Campo progressista”

Apre ufficialmente la nuova casa della Sinistra. “Campo progressista” il movimento fondato dall’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, rompe i sigilli e lancia la sua proposta. Martedì nella sua città il battesimo ufficiale mentre per l’11 marzo è stata convocata a Roma la convention nazionale. Un movimento che nasce dal basso, aperto, con l’ambizioso obiettivo di unire le forze progressiste del Paese. In esclusiva su Huffington Post il manifesto politico, il programma per l’Italia.

Abbiamo bisogno di Buona Politica.
Siamo convinti sia arrivato il tempo di un cambiamento per il nostro Paese. Un cambiamento che sfidi le disuguaglianze, la povertà, la precarietà. Che risponda alla domanda di futuro che emerge dal cuore dell’Italia. Un cambiamento che si prenda cura dell’ambiente, dell’accoglienza, della giustizia sociale. Che valorizzi l’ascolto e l’empatia, che favorisca il confronto e la partecipazione.

C’è bisogno di una nuova speranza.
I muri tornano a innalzarsi, le differenze dividono ed escludono, la disperazione è un sentimento sempre più diffuso. Troppe forze progressiste europee oggi sembrano concentrate solo sulla compatibilità dei conti economici, dimenticando vite e passioni. Anche per questo avanzano i populismi e le destre: per fermarli non basterà costruire un fronte politico “di sistema” che faccia argine. Serve aprire una nuova stagione. Un nuovo centrosinistra che si assuma la responsabilità del governo, per includere e per ridistribuire ricchezza e opportunità. Questa forza – non solo politica, ma sociale e civica – può nascere solo in netta discontinuità con le scelte di questi anni.

C’è bisogno di una nuova agenda politica.
In Italia e in Europa non saranno gli slogan a restituire futuro e opportunità, ma politiche sociali e fiscali che tutelino i più deboli. Per affrontare la disoccupazione e la precarietà, le disuguaglianze che producono povertà ed esclusioni sociali soprattutto nel Mezzogiorno, la gestione dei flussi migratori, la questione ambientale e l’uso sostenibile delle risorse, serve un programma di cambiamento condiviso e realizzabile, costruito dal basso e capace di coinvolgere competenze e intelligenze di questo Paese, da Nord a Sud. Serve ricostruire coesione sociale a tutti i livelli. Serve restituire ai corpi intermedi la loro preziosa funzione. Serve innovare le relazioni democratiche.

C’è bisogno di un nuovo modo di fare politica.
Il cambiamento non si impone dall’alto. Serve una politica gentile, capace di aprirsi e favorire la partecipazione di donne e uomini. Che sposti il proprio epicentro dalla televisione al territorio. Che prediliga il dialogo, la forza delle parole e delle idee agli insulti e agli slogan. Servono forze e protagonismi nuovi, a partire delle tantissime esperienze locali e associative che si rendono utili alla collettività disinteressandosi del clamore effimero e delle ambizioni personali. Non è più tempo di leader mediatici, aggressivi e solitari.

C’è bisogno di un campo nuovo, ampio, contemporaneo, utile. Campo Progressista.
Vogliamo costruire una rete su tutto il territorio Italiano. Esperienze politiche, associative, culturali. Progressiste, democratiche, ecologiste, civiche. Unite nell’esigenza di dare vita a una storia radicalmente inedita. Non un partito o un cartello elettorale, ma una leva che valorizzi le risorse positive esistenti e ne liberi di nuove. Avvertiamo l’inadeguatezza e il logoramento degli schieramenti politici attuali che non intercettano quello che pure esiste: un’Italia che ogni giorno si impegna per un Paese diverso, che crea e innova in nome dell’inclusione e della sostenibilità, che combatte i pregiudizi e il rancore sociale. Che è sobria, concreta, salda nei valori ma pragmatica e non settaria. Insieme a quest’Italia lanciamo un processo costituente partecipato e aperto a tutti coloro che sono alla ricerca di una nuova “casa”.

Insieme vogliamo fare la nostra parte per ridare speranza a questo Paese. Una storia nuova che inizia e alla quale vi invitiamo a aderire. Per costruire insieme il nostro programma per l’Italia.

Vi aspetto sabato 11 marzo 2017 a Roma con Campo Progressista.

Giuliano Pisapia

Per aderire all’appello: www.campoprogressista.info

15 Feb, 2017

“Per noi troppe delusioni. Giuliano, facci cambiare idea”

Alessandra Longo, La Repubblica

Eccolo l’uomo della sinistra “che non vuole suicidarsi” ma governare, il “federatore”, il politico “gentile”. La sala del Santeria Social Club, locale alternativo poco adatto alla gauche caviar (brunch con falafel e bruschetta), si riempie per il battesimo milanese della creatura di Giuliano Pisapia. Inizia il suo viaggio ufficiale “Campo progressista” che non è un partito né vuole esserlo.

14 Feb, 2017

La rinascita dell’ex Gil di Ostia è un ottimo segnale

La rinascita dell’ex Gil è un segnale importante che i cittadini di Ostia attendevano da tempo. Il complesso scolastico, chiuso dal 2009, sarà finalmente restituito alla cittadinanza grazie alla firma di un protocollo d’intesa tra la Regione Lazio e il Comune di Roma, che avrà in concessione dalla Regione l’immobile storico di cui è proprietaria, con l’impegno di realizzare servizi per i cittadini.

Il finanziamento di 13 milioni di euro della presidenza del Consiglio consentirà la valorizzazione e la ristrutturazione dell’immobile, un patrimonio di grande valore che tornera’ a disposizione della comunita’. È un segnale importante per il territorio di Ostia, che si inserisce in un percorso di risanamento e rigenerazione di quanto di bello e funzionale esiste sul territorio.

14 Feb, 2017

V Commissione

Giovedì 16 marzo 2017, ore 14
Sala Latini

Audizione in merito alla proposta di legge n. 288 del 2015: “Norme per il riconoscimento, la promozione e il sostegno dei diritti alla conoscenza e allo studio nella Regione Lazio”.

Invitati:
Livia Potolicchio (CGIL Roma e Lazio)
Eugenio Ghignoni (FLC CGIL)
Cesare Cagnetta (FLC CGIL)
Saverio Pantuso (UIL scuola)