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20 Nov, 2017

Ostia, affluenza a picco ora ripartire dai bisogni del territorio

“Dopo due anni di Commissariamento per mafia e le inchieste su criminalità e malaffare, oggi il X Municipio di Roma si è svegliato con una nuova presidente. Una presidente, quella del Movimento 5 Stelle, drammaticamente poco rappresentativa della cittadinanza perché eletta in un ballottaggio da record negativo nel quale ha votato solo il 33,60% degli aventi diritto: in pratica un cittadino su tre.
A vincere, ancora una volta, è stato dunque l’astensionismo, con un’affluenza ai minimi storici e un calo di circa tre punti rispetto al primo turno, dove a votare era andato il 36,10%.
E’ da questo dato che dobbiamo ripartire ma anche dalle tante forze democratiche che operano sul territorio, dalle nuove esperienze di governo che puntano al cambiamento, dall’antimafia sociale come perno della ricostruzione, dalle ultime manifestazioni e da una politica che dovrà dimostrare di essere capace di promuovere lo sviluppo di Ostia e al contempo di isolare mafie e malaffare. Ripartire dalle mancanze, ma anche da quanto è rimasto in sospeso, come i locali al porto turistico di Ostia sottratti alla criminalità, che la Regione Lazio ha restituito alla cittadinanza per farne una palestra sociale ma per i quali manca ancora la firma del Comune di Roma.
Un compito non facile ma necessario per restituire a Ostia e al X Municipio la narrazione che merita”. E’ quanto afferma la consigliera regionale di Insieme per il Lazio, Marta Bonafoni, vice presidente della Commissione antimafia del Lazio.

20 Nov, 2017

A #Ostia l’unico trionfo e’ quello dell’astensione

Rubrica n.10 in diretta su #RadioPopolare

A #Ostia è stato un trionfo.
Dell’astensionismo però.

Al secondo turno non è andato a votare il 66,4% degli aventi diritto. Altrimenti detto: ieri alle urne si è recato il 33,6% degli elettori (meno 2% rispetto al primo turno). La candidata del Movimento Cinque Stelle è stata dunque sì eletta con il quasi 60% dei voti, ma vista la non partecipazione al voto significa 37.000 cittadini sui 230.000 che dovrà rappresentare. Il 16%.

Un disastro, per la democrazia prima ancora che per i partiti. E questo dopo il commissariamento per mafia durato due anni, le inchieste, le capocciate, gli attentati…
Urge ricostruzione vera.
Uno sguardo alla politica, rapido rapido.

A occhio tutti hanno un problema alla propria sinistra: il Pd con Mdp e Si e Possibile, questi tre con il Brancaccio, il Brancaccio con la partecipatissima assemblea di sabato dell’ex ong Je so pazzo.
Ciascuno chiede un passo indietro all’altro.
L’ultimo deve essere quello in cui si spalanca il baratro.

Infine, e’ la settimana che porta al corteo del #25novembre. Fioccano iniziative ovunque: mostre cortei assemblee.
Un’effervescenza vera, di cui il recente G7 Pari Opportunità di Taormina semplicemente non si è accorto. “Un’occasione mancata”, dicono le donne della piattaforma Cedaw.
L’ennesima.

Ps la mia rubrica in diretta su www.radiopopolare.it torna come al solito lunedì prossimo alle 7.50 circa.

Qui potete riascoltare il podcast http://www.radiopopolare.it/podcast/il-demone-del-tardi-copertina-di-lun-2011/