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E’ inaccettabile quanto sta accadendo a Roma in questi mesi e in queste ultime ore. All’indomani dallo sgombero del Rialto, questa notte è stata la volta del teatro Orologio, chiuso con l’intervento della Questura proprio in una giornata in cui andavano in scena tre spettacoli. Non passa giorno in cui questa città non perda quei pochi presidi culturali e sociali rimasti, lasciando al loro posto un vuoto incolmabile nel quale Roma si sta spegnendo sempre di più.

In questo caso, per di più, i gestori del teatro ce l’hanno messa tutta per risolvere il problema dell’uscita di sicurezza. Con uno sforzo economico e con un impegno non indifferente, sono arrivati vicini dall’aprire quell’uscita, ma poi sono stati fermati per il ritrovamento di reperti archeologici. Qualcosa si stava quindi muovendo e la volontà di cercare un’interlocuzione con le istituzioni l’hanno ribadita più volta. La chiusura del teatro si poteva evitare e la risposta istituzionale ora non può tardare ulteriormente.

Chiediamo per questo che il Comune di Roma convochi quanto prima un tavolo per la ripresa delle attività del teatro, in grado di garantire non solo un’offerta culturale importante per la città ma anche per la tutela della forza lavoro che il teatro Orologio, con i suoi dipendenti, ha sempre rappresentato.

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