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16 Lug, 2013

Serve un nuovo piano per l’occupazione femminile

I dati forniti oggi da Cgil sono spaventosi: rendono chiaro il quadro su come questa Regione sia in sofferenza. La crisi economica nell’ambito dell’occupazione femminile, soprattutto se giovani, ha enormemente accentuato le differenze di genere. In sei anni il tasso nel Lazio è aumentato del 4%. Inoltre, diminuiscono i posti di lavoro qualificato mentre aumenta quello povero, precario, discontinuo. Per rilanciare il Lazio occorre affiancare al piano di sviluppo un nuovo piano di occupazione femminile.

Dobbiamo agire sul sistema della formazione, che sia alta e accessibile, della certificazione delle qualifiche e sul facile accesso all’Università. E’ necessario individuare percorsi per combattere la precarietà e offrire nuove opportunità. Impegnarci per estendere le tutele, rendere la maternità un diritto universale esigibile per tutte. Inventarci un nuovo Welfare che faccia della cura delle persone un nuovo volano di sviluppo.

E’ necessario lavorare perché il part time sia una scelta non una costrizione. Perché le opportunità tra uomini e donne davvero possano essere ‘pari’ e le lavoratrici siano finalmente protagoniste del mondo del lavoro, non sentendosi mai più oscurate da figure maschili. Tutto questo  attraverso dei piani di occupazione mirati, da modellare insieme alle organizzazioni sindacali e alle parti sociali tutte. Sono convinta che la Giunta di Zingaretti saprà lavorare in questa direzione.

16 Lug, 2013

Offese a Kyenge, no al razzismo istituzionale

“Sostanziare l’impegno del Consiglio regionale del Lazio contro il razzismo nelle istituzioni e chiedere ogni misura sanzionatoria contro chi, come il Vice Presidente del Senato Roberto Calderoli, viola i principi fondamentali della Costituzione e la lettera della Carta dei Diritti Fondamentali dell’ Unione Europea.”

E’ questo il senso dell’ordine del giorno che oggi abbiamo depositato, subito e nell’imminenza dei fatti, insieme a tutti i gruppi della maggioranza”.
Lavoreremo perché questo ordine del giorno venga discusso in aula al più presto, nella certezza che ci sia un’ampia convergenza di tutti i gruppi consiliari presenti.

Vogliamo con esso esprimere totale solidarietà alla ministra Cècile Kyenge Kashetu, colpita da attacchi personali razzisti lesivi della sua persona e delle istituzioni che rappresenta e  condannare con fermezza e convinzione ogni forma di razzismo e discriminazione di genere.   In relazione a quanto dichiarato da Calderoli  e per rimarcarne la gravità delle parole che hanno colpito la ministra Kyenge, chiediamo al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio in caso di protratte e mancate dimissioni da parte del responsabile delle parole razziste, di assumere ogni misura sanzionatoria e o disciplinare come previsto dal regolamento del Parlamento Italiano.